Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

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PIANETA TERRA FESTIVAL: Sistemi instabili

da giovedì 2 a domenica 5 ottobre 2025
a Lucca
Oltre 90 incontri, più di 100 ospiti tra cui:

Domenica 5 ottobre ore 10 Sala Tobino
Sandro Carniel, Marco Taviani (CNR ISMAR)
“IL FUTURO (E IL PASSATO) SCRITTO NELL’ACQUA”
con Laura Montanari

ABSTRACT:
Il nostro pianeta è ricoperto per più del 70% di acqua. Eppure, del nostro unico, interconnesso oceano sappiamo ancora poco, e quel poco non è percepito nella sua importanza. Un oceanografo e un geologo marino ne spiegheranno il ruolo nella stabilità del clima della Terra e si confronteranno sui delicati meccanismi fisici ed ecologici che regolano i mari, oggi messi alla prova dalla crisi climatica. Un viaggio che, dalle profondità del Mediterraneo agli oceani, evidenzierà tanto i segnali d’allarme dell’innalzamento del livello dei mari che mettono a rischio le città costiere, quanto la trasformazione degli eco-sistemi marini e le loro conseguenze. Provando a capire se c’è ancora qualcosa che possiamo salvare.

Anche quest’anno Lucca si prepara ad accogliere una nuova edizione di Pianeta Terra, Festival diretto da Stefano Mancuso, ideato e organizzato da Editori Laterza e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
La manifestazione si terrà da giovedì 2 a domenica 5 ottobre 2025, nei luoghi più suggestivi della città: la Chiesa di San Francesco, la Cappella Guinigi, la Sala Vincenzo da Massa Carrara, Palazzo Ducale, l’Orto Botanico, l’Auditorium del Suffragio, la Libreria Civica Agorà, la Sala Convegni di Confindustria Toscana Nord.

Questa quarta edizione avrà come titolo Sistemi instabili e partirà dall’osservazione che mai prima abbiamo assistito a un’accelerazione dei cambiamenti così significativa e, di conseguenza, a un’instabilità paragonabile all’interno del sistema Terra e di qualsiasi sistema complesso – politico, economico, geopolitico, tecnologico – solo per fare degli esempi macroscopici e attuali.

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Il Golfo di Napoli svela una grande scogliera corallina a 500 metri di profondità

Dalla nave da ricerca del Cnr Gaia Blu, impegnata nella spedizione scientifica “Demetra” viene la scoperta diuna scogliera corallina finora sconosciuta, estesa e antica, situata al centro del Canyon Dohrn del Golfo di Napoli, a oltre 500 metri sotto la superficie del mare. Un paesaggio sommerso, spettacolare e finora sconosciuto

Una scogliera corallina finora sconosciuta, estesa e antica, situata al centro del Canyon Dohrn del Golfo di Napoli, a oltre 500 metri sotto la superficie del mare: la scoperta è avvenuta nell’ambito della spedizione scientifica “Demetra” in corso sulla nave di ricerca Gaia Blu del Consiglio Nazionale delle Ricerche, coordinata dell’Istituto di scienze marine del Cnr (Cnr-Ismar) con il coinvolgimento di personale scientifico afferente alla Stazione Zoologica Anton Dohrn, l’Università Politecnica delle Marche, e l’Università Federico II di Napoli. 

Il ritrovamento è il risultato di una stretta sinergia tra il Cnr  e la Stazione Zoologica Anton Dohrn, che hanno integrato competenze scientifiche e conoscenze sul campo per giungere all’identificazione e alla caratterizzazione delle biocostruzioni a coralli bianchi nel Canyon Dohrn. Non si tratta dell’unico successo della campagna: numerosi sono stati, infatti, i risultati di rilievo, frutto delle eccellenze scientifiche di tutti gli istituti coinvolti. Questi traguardi testimoniano come la cooperazione tra enti italiani impegnati nelle scienze marine possa generare conoscenze di grande valore per la comprensione e la tutela degli ecosistemi profondi del Mediterraneo.

Esplorazioni effettuate per mezzo di veicolo sottomarino a controllo remoto (ROV) hanno rivelato la presenza di imponenti strutture larghe oltre due metri e distribuite lungo una parete verticale di più di 80 metri, formate da coralli duri di profondità, comunemente denominati “coralli bianchi” per l’assenza di colore, afferenti alle specie Desmophyllum pertusum e Madrepora oculata

“È un ritrovamento eccezionale per i mari italiani: biocostruzioni di questa specie di tale entità non erano mai state osservate nel Canyon Dohrn e raramente altrove nel nostro Mediterraneo”, racconta Giorgio Castellan, capo missione della campagna e ricercatore del Cnr-Ismar di Bologna. “La loro scoperta rappresenta un tassello fondamentale per comprendere il ruolo ecologico degli habitat a coralli profondi e la loro distribuzione, soprattutto nell’ottica di azioni di tutela e restauro”. 

Oltre ai coralli bianchi, la scogliera ospita una comunità unica per ricchezza e biodiversità: coralli neri, coralli solitari, spugne e altre specie di grande importanza ecologica. Ma non solo. Le pareti del canyon conservano anche tracce fossili di ostriche e coralli antichi, vere e proprie testimonianze geologiche di un passato remoto. 

“L’esplorazione di questa porzione fino ad oggi sconosciuta del Canyon Dohrn ci restituisce l’immagine di un ecosistema marino profondo di straordinario interesse scientifico e valore naturalistico. Le biocostruzioni a coralli bianchi qui rinvenute, costituite da imponenti colonie di Desmophyllum pertusum e arricchite dalla presenza di specie la cui distribuzione nel Mediterraneo è ristretta a pochi siti, come il bivalve Acesta excavata e l’ostrica di profondità Neopycnodonte zibrowii, testimoniano l’unicità strutturale delle comunità marine che caratterizzano questo sistema”, spiega Frine Cardone, ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn. “Accanto alle comunità viventi, abbiamo osservato estese aggregazioni fossili di N.  zibrowii, che rappresentano una testimonianza della biodiversità antica del Canyon Dohrn e forniscono preziose informazioni paleoecologiche sulla sua evoluzione nel tempo.” 

Il Canyon Dohrn è uno dei siti pilota del progetto europeo Life Dream – coordinato da Federica Foglini del Cnr-Ismar di Bologna- e del progetto europeo REDRESS coordinato da Roberto Danovaro professore ordinario dell’Università Politecnica delle Marche. I due progetti hanno l’obiettivo di favorire il restauro attivo degli ecosistemi profondi danneggiati dalle attività umane.  

“La scoperta rafforza il valore dei progetti in questo canyon e nel Golfo di Napoli, e ci offre nuove opportunità per restituire vitalità a un patrimonio fragile e straordinario”, sottolinea Foglini. 

Nell’ambito del progetto LIFE DREAM, il sito è stato proposto come nuova area protetta della rete europea Natura 2000, a conferma della sua rilevanza per la conservazione della biodiversità marina.  

Per informazioni:
Giorgio Castellan
Cnr-Ismar
giorgio.castellan@cnr.it

Next seminar

Giovedì 19 giugno  ore 14:30    –    ON LINE LINK
Dr. Fabrice Arhuin (CNRS, IRD, Ifremer, Laboratoire d’Océanographie Physique et Spatiale)
Sizing the largest ocean waves using the SWOT mission”  
Flyer

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat