Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

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Dati presto disponibili

I progetti MAELSTROM e In-No-Plastic insieme per il primo evento internazionale

Si tiene il 3 giugno, dalle 10.00 alle 17.30, il primo workshop internazionale dei progetti MAELSTROM (coordinato dal CNR-ISMAR) e In-No-Plastic (coordinato dall’organizzazione di ricerca norvegese SINTEF), entrambi finanziati nell’ambito del programma Horizon 2020 dell’Unione europea. Il workshop, intitolato Removal of Marine Litter and Circular Economy: Challenges and Opportunities, rappresenta una prima importante occasione di scambio di conoscenze scientifiche, perché porta insieme sia i rappresentanti di altri progetti europei dedicati alla mitigazione del problema dei rifiuti marini (e in particolare i progetti GoJelly e CLAIM), sia imprese, start up e ONG. Insieme, per la prima volta, per discutere e approfondire le conoscenze sulle più recenti tecnologie impiegate per la rimozione e il riciclo dei rifiuti marini, in particolare della plastica.

Organizzato in modalità mista, in parte online e in parte in presenza presso la Torre di Porta Nuova dell’Arsenale di Venezia, l’evento prevede tavole rotonde e momenti di Q&A, ed è suddiviso in quattro sessioni principali: la prima parte della giornata sarà infatti dedicata a introdurre i progetti e i rappresentati dei partner, mentre nella seconda parte si concentrerà sulle diverse tecnologie sviluppate, o in via di sviluppo, per la rimozione dei rifiuti marini. La terza parte del workshop sarà quindi concentrata sul riciclo dei rifiuti in un’ottica di economia circolare, e infine il workshop si chiuderà con una sessione dedicata alle app per smartphone che i progetti stanno sviluppando per assistere gli operatori nel processo di riciclo dei rifiuti raccolti.

Su questo punto il workshop si allaccia a un secondo momento importante per MAELSTROM e In-No-Plastic: quando si parla di rifiuti raccolti, infatti, non ci si riferisce solo a quelli rimossi con le tecnologie sviluppate ma anche a quelli provenienti dalle campagne di clean up organizzate nell’ambito dei progetti. Infatti, il 5 giugno, in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Ambiente, si terrà sempre a Venezia una campagna di clean up organizzata dal l’ONG Venice Lagoon Plastic Free, partner dei progetti MAELSTROM e In-No-Plastic. La campagna coinvolgerà la municipalizzata per la gestione dei rifiuti VERITAS, e oltre 30 organizzazioni locali e nazionali, volontari, società di canottaggio, cittadini e turisti, gruppi nazionali e ambientalisti, e imprese private. L’impresa veneziana di ingegneria navale ST assieme alla srl veneziana Boscolo Bielo assisterà nella raccolta dei materiali in plastica maggiormente ingombranti, che verranno trattati dall’azienda privata di gestione dei rifiuti Gees Recycling di Aviano (Italia) attraverso innovativi trattamenti meccanici.

È importante osservare che i siti del clean up sono stati identificati e successivamente validati dalla Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli (LIPU) grazie al coordinamento con Luca Mamprin, Responsabile della Lipu Cà Roman, Venezia, così da garantire il massimo rispetto ambientale ed evitare che possa rappresentare un’occasione di disturbo per le specie aviarie nelle aree interessate dal clean up.

Il workshop internazionale e il clean up sono eventi ufficiali dell’EU Green Week, quest’anno dedicata al tema “0 pollution for healthier people and planet”.

Se interessati a iscrivervi al workshop internazionale, potete compilare il modulo accessibile al seguente link: https://zoom.us/webinar/register/WN_IQJbhqZBSCK4HNAOX0BSXg. Il numero di partecipanti è limitato a 500.

La conferenza stampa del workshop Removal of Marine Litter and Circular Economy: Challenges and Opportunities è prevista il 3 giugno alle ore 12.00 presso la sala conferenze della Torre di Porta Nuova dell’Arsenale di Venezia.

Contatti:

Fantina Madricardo, PhD Davide Poletto, PhD
CNR-ISMAR Venice Lagoon Plastic Free
fantina.madricardo@ve.ismar.cnr.it d.poletto@plasticfreevenice.org
Tel (+39) 041 2407986 Mob.: +39 348 693 2537
Mob (+39) 347 4983049 https://www.plasticfreevenice.org
www.ismar.cnr.it https://www.innoplastic.eu/
www.maelstrom-h2020.eu

Download:

“SEAmPhonia”

Il progetto “SEAmPhonia” (acronimo di “An innovative enlightening approach to enable the modelling of marine ecosystems by the acoustic 3D field”), coordinato dal Cnr, è stato finanziato nell’ambito del finanziamento PRIN 2022.

Il progetto nasce dall’idea di trasferire le conoscenze maturate nel campo della fisica solare a quello delle scienze marine. In particolare, il progetto mira a comprendere i fenomeni che sottendono all’influenza del rumore sottomarino sull’equilibrio dell’ecosistema. Il rumore sottomarino infatti è considerato uno dei tanti inquinanti del mare, specialmente a seguito dell’incremento delle attività umane attraverso l’uso di imbarcazioni, piattaforme offshore ecc. Il rumore sottomarino è anche incluso nella Direttiva Europea chiamata MSFD come uno degli indicatori della salute del mare e obiettivo di innumerevoli iniziative di ricerca a livello internazionale, quali l’azione congiunta di alcuni Paesi, tra cui l’Italia, nell’ambito dell’iniziativa JPI Oceans.

Le osservazioni delle oscillazioni dello spettro luminoso della superficie del Sole hanno permesso di studiare l’interno della nostra stella, anche senza dover installarvi alcun sensore. Questo è stato possibile grazie all’interpretazione dei dati attraverso la teoria della propagazione delle onde acustiche, analogamente a quanto avviene per la sismologia terrestre.

Il rumore sottomarino viene solitamente studiato attraverso la distribuzione di potenza nello spettro in frequenza, dove si identificano i diversi contributi delle sorgenti (eventi sismici, imbarcazioni, pesci, cetacei, alghe ecc.). L’impatto del rumore sull’ecosistema viene distinto tra quello che può provocare un danno fisiologico alle capacità funzionali degli organismi e che può provocare una distorsione del comportamento, come ad esempio la navigazione o le relazioni prede-predatori.

“SEAmPhonia” mira a studiare non tanto i singoli impatti del rumore sull’ecosistema marino, quanto i processi fisici che possono essere caratterizzati attraverso il campo acustico, introducendo un sistema osservativo che si basa su una serie di idrofoni installati presso la piattaforma oceanografica Acqua Alta del Cnr-Ismar e su una analisi dei dati mai effettuata prima. Ai primi test con gli idrofoni tradizionali verranno affiancate attività, sia in laboratorio che in mare aperto, per lo sviluppo di una tecnologia alternativa basata sulle fibre ottiche, che potrà fornire utili innovazioni verso sistemi di indagine acustica sottomarina. È un primo passo verso la trasformazione dei sistemi civili per le osservazioni del rumore sottomarino e verso lo sviluppo di strumentazione.

“SEAmPhonia” è un esempio integrato di interdisciplinarità, knowledge-transfer, sviluppo tecnologico e supporto alle decisioni politiche. Il progetto ha ottenuto un punteggio di 96/100 alla valutazione dei PRIN 2022 ed è stato finanziato per circa 200 mila euro dal MUR e circa 75 mila euro in cofinanziamento. Durante la stesura del progetto, particolare attenzione è stata dedicata alla selezione del panel di valutazione affinché una proposta così interdisciplinare potesse essere valutata nella sua completezza, nella pluralità di competenze richieste ai valutatori e in una auspicata assenza di bias cognitivi di sorta.

Il progetto, coordinato da Angela Pomaro del Cnr-Ismar, vede la partecipazione di colleghi del Dipartimento Scienze del sistema Terra e tecnologie per l’ambiente (Cnr-Dsstta), delle Università di Roma Sapienza/Tor Vergata per le competenze di eliosismologia e per l’analisi dati, dell’Istituto nazionale di ottica (Cnr-Ino) per lo sviluppo e test della strumentazione in fibra, e dell’Università di Padova per il supporto al disegno della strumentazione in fibra. Altri colleghi dell’Istituto di ingegneria del mare (Cnr-Inm) e di OGS hanno contribuito alla stesura della proposta e parteciperanno allo sviluppo del progetto.

Next seminar

Giovedì 15 maggio ore 11:00    –    ON LINE LINK

Prof. Andrea Fildani (Università Federico II, Napoli – DiSTAR)
“The building blocks of submarine fans: insights for high-resolution imagery of modern systems”

Flyer

Il Prof. Andrea Fildani è docente di geologia stratigrafica e sedimentologia, presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e Risorse dell’Università Federico II di Napoli

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat