Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

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Dati presto disponibili

Analyzing a four-decade time-series of seagrass parameters based on Earth Observation and possible links with herbivore abundance

Seagrass meadows are considered as indicators of the health of coastal areas and as foundation species are linked to higher trophic levels. Seagrass parameters based on Earth Observation were calibrated and validated over intertidal meadows dominated by Zostera noltei. Then, a multi-mission satellite time-series from 1985 – 2020 was compilated to reconstruct seagrass trajectories over a macrotidal system in the French Atlantic coast. Both the meadow extent and seagrass density displayed increasing trends since 1985. Also, a high degree of interannual variability was observed over time characterized by abrupt losses alternating with periods of slow recovery. Preliminary results on the combined analysis of long-term series of seagrass and Brent goose abundance (an herbivore migrant bird) showed a positive correlation between them, with a similar slope on their trends. Such a coincidence further suggest a strong link between Z. noltei trajectories and Brent goose dynamics.

Collegamento WEBEX:
https://cnronline.webex.com/cnronline/j.php?MTID=mee9ed5ac4049a6b7b8adf0cf915468df

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile sul cloud di ISMAR. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available on the ISMAR cloud. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat

Il gruppo seminari CNR-ISMAR, Alessandra Conversi (Lerici), Filomena Loreto (Bologna), Gianluigi Liberti (Roma) e Camilla Palmiotto (Bologna).

Download:

Primo intervento sperimentale di ripopolamento di Pinna nobilis nelle acque del Veneto, presso Caorle

Un primo intervento sperimentale di ripopolamento della specie di interesse comunitario Pinna nobilis è stato condotto presso l’Oasi Marina e sito Natura 2000 delle tegnùe di Caorle (Venezia). Le attività sono state svolte dal CNR-ISMAR in collaborazione con il Comune di Caorle ed il Gruppo Sommozzatori Caorle, nell’ambito del progetto INTERREG IT-SI TRECap.

Pinna nobilis, conosciuta come nacchera o palostrega, è una specie endemica del Mediterraneo, tutelata da normative nazionali ed internazionali. Tra i più grandi bivalvi al mondo, può superare il metro di lunghezza e i 20 anni di età, e svolge un importante ruolo ecologico, favorendo la biodiversità e la funzionalità dell’ecosistema. A partire dal 2016 la specie è stata colpita da una grave emergenza: eventi di mortalità massiva hanno decimato le popolazioni e messo a rischio la sopravvivenza stessa della specie. L’epidemia è stata associata alla presenza di diversi patogeni, tra cui in particolare il protozoo Haplosporidium pinnae.

Il progetto Interreg Italia – Slovenia TRECap include tra gli obiettivi lo sviluppo e test di protocolli condivisi a scala Nord Adriatica per la tutela ed il ripristino delle popolazioni di Pinna nobilis. A tal fine, in diversi siti marini del Nord Adriatico sono stati installati dei captatori per l’insediamento delle larve planctoniche della specie. Diversi esemplari giovanili raccolti a inizio 2024 sono stati poi mantenuti in stabulari presso la piattaforma oceanografica Acqua Alta del CNR, al largo di Venezia, fino al raggiungimento di dimensioni idonee. A seguito di autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di parere positivo della Regione Veneto, agli inizi di febbraio 2025 la squadra subacquea del CNR-ISMAR ha condotto il reimpianto dei tre esemplari sopravvissuti presso gli affioramenti biogenici di Caorle, localmente noti come tegnùe, che per il loro pregio naturalistico sono state inclusi nella rete Natura 2000 ai sensi della Direttiva Habitat (ZSC Tegnùe di Porto Falconera – IT3250048). Le attività si sono svolte in collaborazione con il CNR-IGG di Padova, il Comune di Caorle ed il Gruppo Sommozzatori Caorle. Preliminarmente, come da indicazioni del MISE, test condotti dall’Università di Trieste – Dipartimento di Scienze della Vita ne hanno verificato la negatività al patogeno Haplosporidium pinnae.

A circa 2 mesi di distanza, le tre piccole Pinna nobilis impiantate stanno bene e mostrano già segni di crescita. Nei prossimi mesi questo primo piccolo nucleo sarà oggetto di attento monitoraggio, anche tramite approcci fotogrammetrici innovativi.
Questa azione sperimentale intende contribuire allo sviluppo di protocolli e programmi di ripopolamento per la tutela ed il recupero di Pinna nobilis in Alto Adriatico.

Informazioni sul progetto:
L’attività è stata svolta nell’ambito del progetto INTERREG IT-SI TRECap – “TREzze, tegnue ambienti marini dell’alto Adriatico: Capitalizzazione” (Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027).

Contact info:
Marco Sigovini, CNR-ISMAR Venezia
marco.sigovini@cnr.it

Next seminar

Giovedì 15 maggio ore 11:00    –    ON LINE LINK

Prof. Andrea Fildani (Università Federico II, Napoli – DiSTAR)
“The building blocks of submarine fans: insights for high-resolution imagery of modern systems”

 

Il Prof. Andrea Fildani è docente di geologia stratigrafica e sedimentologia, presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e Risorse dell’Università Federico II di Napoli

 

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat