Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

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Dati presto disponibili

Due ricercatrici del CNR-ISMAR all’European Maritime Day 2022

Anche quest’anno si terrà la Giornata Europea del Mare (European Maritime Day, EMD), ma finalmente avrà di nuovo luogo in presenza. A Ravenna dal 19 al 21 Maggio 2022 si terranno una serie di eventi pubblici per festeggiare questa importante ricorrenza che interessa tutti i cittadini europei, e non solo, che si occupano di “mare”. Tra questi, la Conferenza EMD, l’EU4Ocean Summit e il Ravenna Seaside Festival. Venerdì 20 maggio 2022, a EU4OceanSummit_CitizenScience_session_20May.jpgnome della Commissione Europea – Direzione Generale degli Affari Marittimi e della Pesca, Francesca Alvisi e Silvia Merlino sono state invitate a partecipare all’iniziativa Let’s make Europe Blue – EU4Ocean Ocean Literacy Summit che si terrà presso il Pala de Andrè di Ravenna. Francesca, in qualità di Chair dell’EU4Ocean Working Group Healthy & Clean Ocean, modererà la Sessione dal titolo “Walking on the sea traces: bringing a Healthy and Clean Ocean to inland”, che si terrà, dalle 10:45 alle 11:15, e a cui parteciperà, tra gli altri, Andreea Strachinescu, Capo dell’Unità Maritime Innovation, Marine Knowledge and Investment della Commissione Europea – DG MARE. Silvia parteciperà in qualità di relatrice al workshop EU4Ocean n°3 dal titolo “Citizens Empowerment through Ocean knowledge co-production” che si terrà dalle 13:00 alle 14:45 portando la sua lunga esperienza in attività di Citizen Science, fra cui quelle svolte all’interno del progetto Europeo NAUTILOS e di SeaCleaner. Inoltre, dalle 12:30 alle 13:00 Francesca sarà intervistata a proposito del nuovo progetto europeo BlueNIGHTs finanziato per portare “un tocco di blu” alla Notte dei Ricercatori.

Il 21 Maggio invece, entrambe saranno protagoniste dell’evento EMDInMYCountry/Ocean Literacy Festival dal titolo “SeaCleaner for the Adriatic!”, che vedrà Silvia portare la sua lunga esperienza di studio sulla dispersione, censimento e degradazione dei rifiuti spiaggiati maturata sul Tirreno al contesto adriatico ed in particolare a Punta Marina. Dalle 10 alle 13, sarà possibile collaborare con Silvia e Francesca alla pulizia della spiaggia, della pineta e delle dune, alla catalogazione dei vari tipi di rifiuti, e alla comprensione di questo fenomeno ormai così diffuso lungo tutte le coste del Mediterraneo, e non solo. L’evento è organizzato dal CNR-ISMAR nell’ambito dei pre-eventi del progetto europeo appena approvato BlueNIGHTs – Notte dei Ricercatori, in collaborazione con l’ITTS Marconi di Forlì (FC), scuola pilota del progetto BlueS_Med, il Comune di Ravenna, alcune associazioni locali ed HERA.

Per info: Francesca Alvisi f.alvisi@ismar.cnr.it e Silvia Merlino s.merlino@ismar.cnr.it

Sotto la locandina in formato PDF dell’evento del 21 maggio:

  • #EMDInMyCountry
  • @CNR.ISMAR
  • #blueschoolsmed
  • #MSCANight

Download:

Santi martirizzati ai tempi dei romani e paperelle di gomma…cosa possono avere in comune?

Santi martirizzati ai tempi dei romani e paperelle di gomma…cosa possono avere in comune? Sembrerebbe niente, ma non è del tutto vero.  Infatti entrambi, per un destino certamente sventurato, possono diventare, loro malgrado, “proxy” (o indicatori indiretti) delle correnti marine, ovvero, possono dare indicazioni importanti sull’andamento delle correnti marine in particolari luoghi e periodi. Negli ultimi decenni, anziché affidarsi a casuali e spesso sfortunati, proxy di questo tipo, sistemi sempre più precisi ed attendibili vengono progettati appositamente e utilizzati per studiare gli spostamenti delle masse d’acqua, sia superficiali sia profonde. Sistemi attivi (con sensori che misurano le caratteristiche fisiche e chimiche dell’acqua) e passivi (che si lasciano trasportare dalle correnti e trasmettono la propria posizione) permettono agli oceanografi di studiare l’andamento delle correnti marine. Fino al 1960 circa, però, questa strumentazione sofisticata per la misura delle proprietà fisico-­chimiche della colonna d’acqua e delle correnti non era disponibile su scala globale.

In sua assenza, i proxy più o meno “casuali”, hanno permesso di ricavare molte informazioni importanti. Un caso eclatante è stato proprio lo sversamento (gennaio 1992) di un enorme quantitativo di paperelle gialle di gomma nell’Oceano Pacifico (44.7°N, 178.1°E), in seguito al ribaltamento di portacontainer provenienti da Hong Kong e diretti verso la costa occidentale degli USA. Questo epocale incidente è stato descritto da scrittori, giornalisti e scienziati e, pur avendo provocato un disastro ambientale con l’immissione di tonnellate di plastica in mare, ­ ha consentito agli oceanografi di studiare, per anni, l’andamento delle correnti superficiali in diverse zone oceaniche per le quali, all’epoca, non si avevano molte informazioni, mancando i sistemi di misura dedicati.

Recentemente, un gruppo di ricercatori appartenenti al CNR-ISMAR, CNR-IFC ed INGV)  ha realizzato dei “proxy” molto particolari per lo studio del trasporto di rifiuti in mare, utilizzando i rifiuti stessi come traccianti (Marine Litter Trackers), ed applicando su di essi un sistema di posizionamento low-cost. Il tutto facilmente assemblabile, nell’ottica citizen science. Il fatto di utilizzare dei rifiuti veri permette di capire come e quanto influiscano il vento e la corrente nel destino di questo materiale e, con l’aiuto di modelli numerici, di poter prevedere dove essi possano spiaggiarsi maggiormente.

Curiosa coincidenza: molti di tali rifiuti tracciati sono “naufragati” nella zona di SaintTropez che, non a caso, deve il suo nome all’arrivo, in tale località circa 2000 anni fa, delle spoglie di un martire della persecuzione romana: Santo Torpete, o Torpè. Curiosità che, assieme ad altre testimonianze, attesta l’importanza e l’influenza che aveva, e ancora oggi ha la Liguro–Provençal–Catalan current (LPC), la corrente predominante  nella zona presa in esame dal presente studio.

Per maggiori informazioni:

  • Merlino S, Locritani M, Guarnieri A, Delrosso D, Bianucci M, Paterni M., 2023. Marine Litter Tracking System: A Case Study with Open-Source Technology and a Citizen Science-Based Approach. Sensors. 2023; 23(2):935. https://doi.org/10.3390/s23020935.
  • Locritani M., Merlino S., Guarnieri A., Delrosso D., Bianucci M., Paterni M., (2023). Paperelle di gomma, bottiglie dei naufraghi e marine litter: strani ma utili proxy per lo studio delle correnti marine. Misc. INGV, 73: 128, https://doi.org/10.13127/misc/73

https://www.youtube.com/watch?v=GAHISMl4Wyk&t=61s
https://www.youtube.com/watch?v=nyfrmrajRyk&t=10s
Foto: team SeaCleaner https://sites.google.com/view/seacleaner/home-page

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Giovedì 19 giugno  ore 14:30    –    ON LINE LINK
Dr. Fabrice Arhuin (CNRS, IRD, Ifremer, Laboratoire d’Océanographie Physique et Spatiale)
Sizing the largest ocean waves using the SWOT mission”  
Flyer

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
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“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
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