Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

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Dati presto disponibili

Workshop with Prof. Eelco Rohling. Venice 30 september

On line link su Microsoft Teams >>

Professor of Ocean and Climate Change at the department of Earth Sciences Faculty at the faculty Geosciences at Utrecht University

“Future challenges in Mediterranean and global paleoceanography”

On September 30, 2025, a study day led by Prof. Eelco Rohling will be held in Venice at the CNR-Ismar headquarters at the Arsenale.

Abstract:
In this presentation, I will outline some major open challenges to be addressed in paleoclimatology and paleoceanography. I will also provide a perspective of what is needed to address these challenges. Multidisciplinary approaches along with robust quantification (including uncertainties) are central to this, as well as close integration of, and cross-validation between, observational and modelling results. The nature of most remaining challenges transcends what one team from one specific discipline could do, so the future lies in in-depth collaboration and communication between groups and institutions.

Eelco Rohling’s research focuses on ocean and climate change over geological to modern timescales. He obtained his PhD in 1991 from Utrecht University, followed by a Postdoctoral Fellowship between Utrecht University and the Woods Hole Oceanographic Institution (USA). Next, he worked from July 1994 to January 2013 at the University of Southampton (UK), where he remains affiliated, and from February 2013 to October 2023 at the Australian National University in Canberra. On 15 April 2024, he started a professorship at Utrecht University.
Eelco was installed in 2008 as Correspondent of the Royal Netherlands Academy of Arts and Science, and in 2017 as Fellow of the American Geophysical Union. He is a Web of Knowledge Highly Cited Researcher (2019) and received a UK Royal Society Wolfson Research Merit Award in 2010, an Australian Laureate Fellowship in 2012, and the AGU & US Navy Maurice Ewing Medal in 2021.
Eelco has published ~250 peer-reviewed journal articles and three public-oriented science books: The oceans – a deep history (2017 Princeton University Press), and The climate question – natural cycles, human impacts, future outlook (2019 Oxford University Press), and Rebalancing our climate – the future starts today (2021 Oxford University Press). He has served 4 years as joint Chief Editor of Paleoceanography, 10 years as Editor of Reviews of Geophysics, and since 2020 is the founding Chief Editor of Oxford Open Climate Change. In 2024, Eelco became a Board of Advisors member, Climate Protection and Restoration Initiative, Oregon, USA.

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Emergenza Pinna nobilis in Laguna di Venezia

Dopo aver colpito gli affioramenti rocciosi (tegnùe) al largo del Veneto, come segnalato lo scorso dicembre, l’epidemia che da alcuni anni sta decimando Pinna nobilis in tutto il Mediterraneo è purtroppo penetrata anche in Laguna di Venezia, uno degli ultimi rifugi della specie.

L’Istiuto di Scienze Marine (CNR-ISMAR) di Venezia ha infatti rilevato negli ultimi mesi valori anomali di mortalità anche nelle popolazioni di Pinna nobilis lagunari. Le attività di ricerca hanno visto l’applicazione di approcci e strumenti innovativi per il monitoraggio della specie, in particolare presso alcune colonie nei bassofondali della laguna centrale. Analisi condotte in collaborazione con il Centro Specialistico Ittico dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) hanno poi confermato la presenza del microrganismo Haplosporidium pinnae, patogeno diffuso attraverso le correnti marine e principale indiziato per queste gravi morie. Le indagini proseguono per monitorare l’evolversi del fenomeno e sviluppare una strategia di risposta alla crisi, obiettivo prioritario al fine della conservazione della specie.

Pinna nobilis è una specie endemica del Mediterraneo, soggetta a tutela da parte di normative nazionali ed internazionali. Tra i più grandi e longevi bivalvi al mondo, svolge un ruolo ecologico fondamentale, modificando la struttura dell’habitat di elezione ed incrementandone la biodiversità. Inoltre, in quanto organismo filtratore, favorisce il ricircolo della sostanza organica e pertanto la funzionalità dell’ecosistema. A causa della grave crisi scatenata dall’epidemia in corso, la specie è stata recentemente dichiarata “criticamente minacciata” dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). La comunità scientifica sta lavorando per identificare misure di conservazione efficaci. Le possibilità di recupero della specie risiedono in primo luogo nell’identificazione di colonie sopravvissute e di individui resistenti al patogeno. In tal senso, l’elevata densità ed estensione delle colonie della Laguna di Venezia, assieme alla varietà delle condizioni ambientali che la caratterizzano, potrebbero favorire una maggiore sopravvivenza, rappresentando pertanto una speranza di recupero delle popolazioni colpite e di reintroduzione laddove la specie è scomparsa.

Tutti possono dare un contributo a queste attività di ricerca e salvaguardia: l’iniziativa di citizen science “Mappa la Pinna”, lanciata in rete e attraverso i social network, si rivolge ai subacquei, ai diportisti e a tutti coloro che frequentano le coste e le lagune del Veneto, con l’invito a segnalare la presenza di esemplari di Pinna nobilis attraverso il sito https://cutt.ly/pinna o nella pagina Facebook dedicata.

Informazioni: Marco Sigovini, CNR-ISMAR, Venezia

Next seminar

Giovedì 19 giugno  ore 14:30    –    ON LINE LINK
Dr. Fabrice Arhuin (CNRS, IRD, Ifremer, Laboratoire d’Océanographie Physique et Spatiale)
Sizing the largest ocean waves using the SWOT mission”  
Flyer

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat