Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

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Dati presto disponibili

Incontri alieni: scenari di biodiversità

Ocean Space
Chiesa di San Lorenzo, Castello 5069 – Venezia

Il Biodiversity Gateway e l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) presentano Incontri Alieni – Scenari di Biodiversità, un evento dedicato alla biodiversità e al delicato equilibrio tra specie autoctone e specie aliene nel contesto italiano e in particolare nella Laguna di Venezia. La Laguna, infatti, è oggi considerata un hotspot di introduzione di specie aliene: un ecosistema unico, modellato nei secoli dalla presenza umana che racchiude ancora un patrimonio di biodiversità prezioso e fragile, oggi sotto pressione per via dei cambiamenti climatici e del crescente impatto delle attività umane.

L’incontro verrà ospitato nella sede di Ocean Space, nella suggestiva cornice della Chiesa di San Lorenzo, sarà moderato da Alessandra Pugnetti ed Elisa Zanoni (CNR-ISMAR) e Alba L’Astorina (CNR-IREA) e vedrà la partecipazione di esperti provenienti da differenti ambiti disciplinari: Francesco Danesi della Sala (Antropologo, Università degli Studi di Milano-Bicocca), Piero Franzoi (Ecologo, Università Ca’ Foscari Venezia), Emiliano Mori (Ecologo, CNR-IRET Firenze), Marco Sigovini (Ecologo, CNR-ISMAR Venezia), Chiara Spadaro (Geografa, Università degli Studi di Padova) e Rita Vianello (Antropologa, Università degli Studi di Bergamo).

Affrontare il tema dell’alterazione della biodiversità e dell’introduzione di specie aliene pone sfide complesse che richiedono una partecipazione ampia, attiva e consapevole della cittadinanza. L’evento ha l’obiettivo di aprire un dialogo paritario tra ricercatori e cittadinanza, con un pubblico che diventerà parte attiva dell’incontro, grazie al supporto di strumenti partecipativi pensati per favorire un dialogo aperto e accessibile a tutte e tutti. 

Incontri Alieni – Scenari di Biodiversità è il secondo appuntamento dei Dialoghi della Biodiversità, un ciclo di eventi promossi dal Biodiversity Gateway del National Biodiversity Future Center (NBFC), finanziato da fondi NextGeneration EU.

Organizzato da:
Biodiversity Gateway
CNR-ISMAR
CNR-Dsstta – Gruppo di Lavoro Natura, Ricerca e Società e Gruppo di Lavoro Biodiversità
TBA21-Academy|Ocean Space – sede ospitante

Referente organizzativo:
Elisabetta Russo, PhD
CNR-ISMAR
Arsenale Tesa, Castello 2737/f, 30122 – Venezia
elisabetta.russo@cnr.it

Modalità di accesso: registrazione / accredito
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con iscrizione obbligatoria su Eventbrite

Vedi anche:

L’Ente alla Conferenza Generale IAEA con la Rete di Laboratori attivi presso il Cnr-Ismar di Bologna

Il CNR ha partecipato alla 69° Conferenza Generale della IAEA (International Atomic Energy Agency) svolta a Vienna dal 15 al 19 settembre 2025. Nella giornata del 16 settembre,  sono intervenuti Luca Giorgio Bellucci dell’Istituto di Scienze Marine (Cnr-Ismar, Sede di Bologna) ed Eleonora Ragno dell’Unità di Prevenzione e Protezione – Area Radioprotezione.

Sono state illustrate le attività  basate sull’utilizzo delle radiazioni ionizzanti svolte dalla rete scientifica dell’Ente sull’intero territorio nazionale esercitate con il continuo e puntuale supporto degli esperti di radioprotezione dell’Unità Prevenzione e Protezione. Le differenti strumentazioni e tematiche affrontate riflettono la multidisciplinarità dell’Ente: acceleratori con laser di potenza, impiego di apparecchiatura RX nel settore dei beni culturali e dei materiali, utilizzo di macchine radiogene e sorgenti in campo ambientale.

Relativamente alla sede di Bologna, il Cnr-Ismar ha illustrato la rete dei suoi laboratori che utilizzano tecniche radiometriche per la datazione dei sedimenti marini e lacustri e lo studio dei processi biogeochimici negli ambienti acquatici e quelli che utilizzano radiazioni ionizzanti con strumentazioni specifiche quali il sedigrafo a Raggi X, lo scanner XRF per carote di sedimento e il tomografo a Raggi X rotante di recente acquisizione, che permette il rendering completo dell’immagine 3D delle carote.

Il Dott. Luca Giorgio Bellucci, in particolare, ha illustrato la struttura del Laboratorio di Radiometria ed i principali risultati delle ricerche realizzate nel corso degli anni. Il laboratorio ha iniziato la sua attività negli anni ’80, con l’emergere dell’uso dei radionuclidi naturali e artificiali a vita breve per determinare la cronologia dei sedimenti recenti. Nel tempo, il suo utilizzo si è esteso dalla datazione alla radiometria ambientale, oltre che al calcolo delle velocità dei processi nella colonna d’acqua e all’interfaccia acqua/sedimento. Le principali ricerche hanno riguardato i fondali marini, le zone costiere e le acque interne del bacino Mediterraneo. Altre importanti ricerche sono state condotte negli oceani Atlantico e Pacifico, in Antartide, nelle lagune costiere vietnamite e messicane.

In particolar modo si è dato risalto all’utilizzo dei radionuclidi a vita breve naturali ed artificiali (principalmente 210Pb e 137Cs) per la ricostruzione della cronologia della sedimentazione in ambienti fortemente antropizzati, con lo scopo di caratterizzare gli eventi di contaminazione e gli effetti dei fenomeni naturali (terremoti e tsunami) sia sui fondali profondi che nelle aree costiere.

Una importante applicazione delle tecniche di radiodatazione è quella dello studio della sedimentazione negli ambienti umidi costieri (salt marsh), la cui sopravvivenza è minacciata dai cambiamenti climatici e dalle attività umane che hanno modificato direttamente questi ambienti.

Next seminar

Giovedì 19 giugno  ore 14:30    –    ON LINE LINK
Dr. Fabrice Arhuin (CNRS, IRD, Ifremer, Laboratoire d’Océanographie Physique et Spatiale)
Sizing the largest ocean waves using the SWOT mission”  
Flyer

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat