Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

dd|mm|yyyy

MAREA

m

ONDE

m

VENTO
m/s

Dati presto disponibili

Ocean Sciences Meeting 2020: Alessandra Conversi apre il convegno

Ocean Sciences Meeting (OSM) 2020, 16-21 February 2020 in San Diego, California. OSM è co-sponsorizzato da the American Geophysical Union (AGU), the Association for the Sciences of Limnology and Oceanography (ASLO), and The Oceanography Society (TOS).

Alessandra Conversi is the ASLO co-chair for OSM 2020

L’arte della navigazione Polinesiana, è la navigazione su lunghe distanze in mare aperto su una tradizionale canoa a doppio scafo senza l’ausilio di strumenti moderni. Il suo lavoro ha portato a una rinnovata comprensione e rinascita delle arti di viaggio tradizionali perse per secoli a causa della scomparsa di tali metodi di viaggio e della colonizzazione e occidentalizzazione degli arcipelaghi polinesiani. In qualità di presidente della Polynesian Voyaging Society (PVS), un’organizzazione di ricerca e di istruzione senza scopo di lucro, Thompson ha recentemente completato un viaggio di quattro anni in tutto il mondo sull’Hōkūleʻa, una tradizionale canoa da viaggio a doppio scafo. Attraverso questi viaggi, Thompson e il suo equipaggio si sono impegnati con migliaia di persone, tra cui i leader mondiali per evidenziare l’importanza delle risorse oceaniche, le eredità culturali e la protezione di questi luoghi critici in futuro.

È possibile armonizzare fra loro i vari schemi di monitoraggio dell’ecosistema marino per migliorare la protezione di specie e habitat nei siti Natura 2000?

La pianificazione e il mantenimento di programmi di monitoraggio marino coordinati e armonizzati, che siano efficaci per rilevare e monitorare i cambiamenti dell’ecosistema, l’alterazione della biodiversità e la perdita di habitat, è una delle sfide cruciali per raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Quadro globale per la biodiversità post-2020 e dagli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Questo studio propone un approccio “ecosystem based” per costruire un sistema di variabili per il monitoraggio di specie e habitat marini. Il sistema di variabili è progettato con lo scopo di armonizzare i programmi di monitoraggio esistenti, nell’ambito delle direttive WFD e MSFD e proposti dal Global Ocean Observing System (Essential Variables for Environmental monitoring). Inoltre, il sistema abbraccia aspetti socio-ecologici, mediante l’integrazione di iniziative citizen science e dell’approccio dei servizi ecosistemici. Il lavoro nasce a sostegno dell’Osservatorio Ecologico del Mare Adriatico (ECOAdS), sviluppato nell’ambito del progetto Interreg Italia-Croazia ECOSS, e utilizza come casi di studio due importanti obiettivi di conservazione dei siti Natura 2000 del Mare Adriatico settentrionale, il tursiope e le praterie di fanerogame. L’approccio proposto può essere trasferito ad altri contesti e scale spaziali, contribuendo a migliorare le conoscenze sullo stato del mare e offrendo un quadro di monitoraggio utile alle strategie di conservazione e gestione.

L’articolo è ad accesso aperto, scaricabile qui.

Next seminar

Giovedì 15 maggio ore 11:00    –    ON LINE LINK

Prof. Andrea Fildani (Università Federico II, Napoli – DiSTAR)
“The building blocks of submarine fans: insights for high-resolution imagery of modern systems”

Flyer

Il Prof. Andrea Fildani è docente di geologia stratigrafica e sedimentologia, presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e Risorse dell’Università Federico II di Napoli

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat