Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

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Planetary health: quali relazioni tra natura, ricerca, società e politica? Roma 10 ottobre

In occasione del centenario del Cnr, il 10 ottobre il Dipartimento scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente e gli istituti IREA, ISAC e ISMAR del Cnr, l’International Marine center propongono una riflessione sui cambiamenti del ruolo della ricerca in un contesto in cui le relazioni tra scienza, politica e società sono oggetto di discussione e ridefinizione globale. Il riferimento, in particolare, è alla Planetary Health che, al concetto di salute dell’OMS come benessere fisico, mentale e sociale, aggiunge una riflessione sui legami di interdipendenza tra sistemi naturali e sociali e promuove una visione olistica e interconnessa del pianeta. La prospettiva è in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che mirano a costruire un mondo più sano e più giusto, per tutti gli esseri viventi, in armonia con l’ambiente.

In questo contesto, la scienza post-normale (PNS) offre una prospettiva che considera l’incertezza dei sistemi naturali e sociali, la pluralità dei punti di vista, dentro e fuori la scienza, e la necessità di ricorrere a tutte le conoscenze disponibili – non solo scientifiche – per governare le crisi che sempre più caratterizzano le società contemporanee. A oltre 30 anni dalla sua prima formulazione da parte di Silvio Funtowicz e Jerome Ravetz, la PNS ha raccolto intorno alle proprie idee una comunità interdisciplinare che ha ispirato politiche pubbliche, ha introdotto narrazioni alternative sull’uso della scienza nelle istituzioni europee e ha dato spunto a nuovi modelli di ricerca e di educazione in molti ambiti. Alcune di queste esperienze, che hanno visto coinvolti ricercatrici e ricercatori del Cnr, saranno presentate in questa giornata, che affronta le sfide che la PNS rappresenta sul piano teorico e su quello delle pratiche in Italia e nel contesto europeo. L’evento sarà anche l’occasione per condividere temi ed obiettivi della nuova Collana edizioni Cnr “Scienziati in Affanno?”, il cui primo numero è dedicato interamente alla PNS.

Tra i relatori:

  • Fabio Trincardi, direttore CNR-DSSTTA
  • Mario Sprovieri, direttore CNR-ISMAR
  • Alessandra Pugnetti, ricercatrice CNR-ISMAR

Programma

Campagna oceanografica ECOREST

È partita mercoledì 8 maggio dal porto di Napoli la seconda parte della campagna oceanografica ECOREST a bordo della N/R Gaia Blu del CNR. La campagna si svolge nell’ambito del progetto “LIFE DREAM”, coordinato da Federica Foglini (Cnr-Ismar) e finanziato dal programma Life+ della Commissione Europea, e all’interno delle attività dello Spoke 1 e 2 del National Biodiversity Future Center (NBFC), uno dei cinque centri nazionali dedicati alla ricerca di frontiera istituito nell’ambito del PNRR e coordinato dal Cnr. Entrambi i progetti sono impegnati a studiare e preservare gli ecosistemi e la biodiversità del Mar Mediterraneo attraverso azioni di protezione e ripristino degli habitat profondi.

Gli habitat target della campagna sono i “deep reef”, in particolare i coralli bianchi e neri che vivono a grandi profondità e costituiscono oasi di biodiversità, fornendo rifugio e habitat per altre specie e fungendo da nursery per molti organismi, che possono crescere in un ambiente relativamente protetto dai predatori.

Mentre la prima parte della campagna ECOREST era incentrata sui siti del Sud Adriatico, includendo lo studio dei coralli profondi del Canyon di Bari e dei banchi ad ostriche al largo di Monopoli, questa seconda parte, coordinata da Paolo Montagna (Cnr-Isp), si svolgerà interamente nel Golfo di Napoli e avrà come obiettivo principale il ripristino degli ecosistemi profondi a coralli del Canyon Dohrn. Le attività previste consistono nella rimozione dei rifiuti presenti sul fondale marino tramite un veicolo filoguidato (Remotely Operated Vehicle – ROV) e il posizionamento di strutture artificiali (“ecoreef”), realizzate con materiale eco-compatibile, che fungeranno da substrato per la crescita di nuove colonie di coralli. La componente plastica dei rifiuti rimossi dal fondale marino sarà riciclata utilizzando un prototipo che la trasformerà in carburante di seconda generazione ad utilizzo dei pescatori locali che saranno direttamente coinvolti in campagne di “fishing for litter”.

Questo esperimento di economia circolare dovrebbe innescare un meccanismo di auto sostentamento anche dopo la fine del progetto con la riduzione della plastica presente sui fondali marini, riduzione del consumo di carburante di prima generazione e conseguente diminuzione dell’emissione di CO2.

Tra i partner dei progetti “LIFE DREAM” e Nbfc, che parteciperanno attivamente alla campagna ECOREST nel Golfo di Napoli, ci sono ricercatori di Cnr-Ismar, Cnr-Isp, Cnr-Irbim e Stazione Zoologica Anthon Dohrn, mentre la documentazione e la divulgazione delle attività condotte a bordo, saranno seguite dal partner di progetto NetEC e dalla società Sp4ce42.

Sarà possibile seguire la campagna tramite i canali social di “LIFE DREAM”.

Next seminar

Giovedì 15 maggio ore 11:00    –    ON LINE LINK

Prof. Andrea Fildani (Università Federico II, Napoli – DiSTAR)
“The building blocks of submarine fans: insights for high-resolution imagery of modern systems”

Flyer

Il Prof. Andrea Fildani è docente di geologia stratigrafica e sedimentologia, presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e Risorse dell’Università Federico II di Napoli

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat