Promosso congiuntamente dall’Università Ca’ Foscari Venezia, dall’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) e dal Biodiversity Gateway del National Biodiversity Future Center (NBFC).
Il SIF 2025 in programma venerdì 19 settembre all’Auditorium Santa Margherita vuole raccontare la creazione di un ecosistema di business composto da enti di ricerca, startup innovative e imprese consolidate che riconoscono la valenza strategica della biodiversità.
Mario Sprovieri, Direttore ISMAR del CNR e Coordinatore Biodiversity Gateway di Venezia:
«Il Biodiversity Gateway con il suo portale digitale e le sue sedi fisiche presenti in numerose città del Paese, tra cui proprio Venezia, offre strumenti moderni di conoscenza sui temi della biodiversità e luoghi di forte ed efficace interazione con il mondo delle imprese, degli stakeholders e uno spazio aperto alla cittadinanza. L’ecosistema Gateway coordina e supporta attività di start-up studio, di upskilling e networking con il mondo delle imprese che intendono disegnare nuovi percorsi di business proprio sui temi della biodiversità.»
Il tema “La biodiversità come fonte di innovazione strategica” e darà avvio alla sessione della fragilità con gli interventi, tra gli altri, di un gruppo di ricercatori del CNR che, moderati da Federica Foglini, Coordinatrice Biodiversity Gateway Digitale e Primo Tecnologo CNR – ISMAR, racconteranno progetti di applicazione pratica degli studi sulla biodiversità.
Federico Falcieri (CNR_ISMAR), modererà la seconda sessione nella quale si conosceranno startup e scale up del mondo della biodiversità nazionali e internazionali come: Planctolab con Stéphane Ghenassia, Pronoe con Juan Buceta, Plastic Odyssey con Simon Bernard, Abit con Matteo Zinni e 3Bee con Lucrezia Palma,
Le sezioni
Fragilità: “Gli ecosistemi biologici diventano sempre più fragili, da cui la necessità di monitorarne costantemente il livello di biodiversità, facendo leva sui progressi della scienza. La conoscenza generata dagli enti di ricerca è resa disponibile all’esterno grazie alle attività di technology transfer.”
Resilienza: “Attraverso, invece, le attività di venture building si creano startup innovative finalizzate a implementare, generando allo stesso tempo valore economico, tecnologie funzionali a ripristinare il corretto livello di biodiversità degli ecosistemi biologici danneggiati, rendendoli perciò resilienti.
Robustezza: “Affinché un ecosistema biologico diventi robusto, perseguendone perciò la conservazione preventiva, è necessario progettare l’organizzazione delle imprese consolidate in modo da attivare processi di open innovation che facilitino la collaborazione con le startup innovative.”
Antifragilità: “Il platform management consente di orchestrare le interazioni tra i diversi attori e, quindi, di dare vita a un ecosistema di business il cui ruolo è quello di guidare e implementare una strategia di trasformazione degli ecosistemi biologici che li renda capaci di prosperare grazie alle perturbazioni.”
La decima edizione di SIF è promossa congiuntamente dall’Università Ca’ Foscari Venezia e dall’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR – ISMAR) e il Biodiversity Gateway del National Biodiversity Future Center (NBFC) e patrocinata e supportata dalla Regione del Veneto.
Elemento centrale del Forum sarà la presentazione del “Biodiversity Gateway”, il primo punto di accesso in Italia, sia fisico che digitale dedicato alla biodiversità, con due sedi fisiche principali a Venezia e Palermo e quattro nodi territoriali a Roma, Fano, Napoli e Lecce. Un modello innovativo di interazione e connessione tra ricerca scientifica, economia e società.