Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

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Il Gateway della Biodiversità al Forum Nazionale della Biodiversità 2025

Ricerca, innovazione e partecipazione per costruire valore e proteggere la biodiversità

Milano, 19 maggio 2025 – Il Gateway della Biodiversità del National Biodiversity Future Center (NBFC), finanziato da fondi Next Generation Eu e coordinato dall’Istituto di Scienze Marine (CNR-ISMAR), partecipa al Forum Nazionale della Biodiversità 2025 “Generare valore con la biodiversità”, in corso a Milano dal 19 al 22 maggio. Questo evento promosso da NBFC, nell’ambito della Biodiversity Week, rappresenta una rilevante opportunità di confronto scientifico a livello nazionale sulla biodiversità.

Il Forum, con oltre 750 partecipanti e 330 contributi presentati, si concentra sul valore generato dai risultati scientifici e dai processi di innovazione sviluppati sui temi della biodiversità. L’obiettivo è evidenziare gli impatti generati in termini di conoscenza, strumenti, formazione e innovazione, individuando gli strumenti più efficaci per generare e misurare il valore prodotto e definire nuove strategie per il futuro.

Il Gateway della Biodiversità integra una rete nazionale di infrastrutture fisiche con tecnologie digitali avanzate, per offrire a tutti un accesso aperto, inclusivo e partecipato al patrimonio della biodiversità.

Al Forum saranno presentate le diverse attività pilota realizzate nell’ambito delle sedi e dei nodi territoriali Gateway e del portale digitale che rappresentano il punto di partenza per il processo di trasformazione verso una cultura della biodiversità condivisa e attiva. Spaziando da percorsi formativi innovativi e interdisciplinari per le scuole, all’arte e al cinema, in grado di innescare un “effetto domino” moltiplicatore, che diffonde conoscenze e buone pratiche che si propagano nel tempo e nello spazio: un ripple effect capace di coinvolgere progressivamente il mondo della ricerca, scuole, istituzioni e cittadinanza.

Le presentazioni avverranno nell’ambito della – Sessione VI: il Gateway della Biodiversità – il 20 Maggio 2025 con inizio alle ore 14:00.

Link di interesse:

Sito ufficiale: Forum Nazionale della Biodiversità 2025

Programma: https://forumnbfc2025.it/programma/

Una rete per lo studio di lungo termine sulla biodiversità e cambiamenti

Monitorare e comprendere la dinamica e la funzionalità degli ecosistemi a diverse scale spaziali e temporali è fondamentale per valutarne lo stato e gli adattamenti ai cambiamenti globali e per poter definire meglio le strategie di gestione, protezione e conservazione.

Questo è alla base delle attività scientifiche che vengono svolte nei siti appartenenti alla Rete Italiana per la Ricerca Ecologica di Lungo Termine (LTER-Italia), della quale oggi viene pubblicato il volume che presenta le attività ed i risultati dei primi quindici anni di vita.

LTER Italia include attualmente 79 siti (di cui 7 extraterritoriali in Antartide e in Himalaya), organizzati in 25 macrositi, distribuiti in ambienti terrestri, d’acqua dolce e di acque di transizione e marine. “La Rete, che fa parte dal 2006 delle reti globale ed europea, vede la collaborazione di quaranta tra Enti di ricerca, Università, Enti territoriali e altri Corpi Statali ed è stata inserita tra le infrastrutture di ricerca ad alta priorità dal Piano Nazionale per le Infrastrutture di Ricerca recentemente approvato dal MUR” spiega Giorgio Matteucci, Coordinatore della Rete e Direttore del CNR- IBE ”.

Le ricerche della Rete riguardano indagini multidisciplinari sugli ecosistemi, che considerano le interazioni fra i loro elementi biotici e abiotici, senza trascurare gli aspetti socio-ecologici. “La multi, inter- e trans-disciplinarità che caratterizza le ricerche LTER consente di fornire indicazioni importanti per le scelte che la società opera nei confronti degli ecosistemi, da cui dipendono strettamente il benessere e la sopravvivenza degli stessi e delle loro specie, inclusa quella umana” afferma Lucilla Capotondi primo autore del volume, ricercatrice senior del CNR-ISMAR.

La Rete LTER-Italia rappresenta uno strumento essenziale per affrontare le sfide ambientali attuali e quelle che ci attendono nei prossimi anni, in particolare in relazione alla crisi della biodiversità, alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, che sono descritte in diversi piani e strategie per le prossime decadi (Green Deal, Next Generation EU, EU Biodiversity Strategy).

“Il volume offre un quadro aggiornato delle diverse attività condotte dalla Rete LTER-Italia durante i suoi primi 15 anni e spazia dagli aspetti storici, scientifici e divulgativi a quelli politici e sociali” spiega Mariangela Ravaioli, Dirigente di Ricerca associata CNR-ISMAR, fra i fondatori della Rete. “I risultati acquisiti in questi anni evidenziano come i sistemi terrestri ed acquatici, specialmente quelli marini, abbiano meccanismi di funzionamento differenti che si manifestano anche nelle loro diverse risposte ai cambiamenti climatici e all’attività antropica” sottolinea Maria Grazia Mazzocchi, ricercatrice senior della Stazione Zoologica Anton Dohrn e vice-coordinatore della Rete.

Il volume. frutto di un grande sforzo collettivo di oltre 400 autori, è ad accesso aperto, e si rivolge a tutti coloro che siano spinti da interesse a conoscere le ricerche su biodiversità ed ecosistemi in Italia e a prendersi cura della diversità e della bellezza del nostro territorio, insieme alle sue tante problematiche.

Il volume è scaricabile al seguente link: https://doi.org/10.5281/zenodo.5570272

Per informazioni:

Giorgio Matteucci – giorgio.matteucci@ibe.cnr.it
Lucilla Capotondi – lucilla.capotondi@bo.ismar.cnr.it
Maria Grazia Mazzocchi – grazia.mazzocchi@szn.it
Mariangela Ravaioli – mariangela.ravaioli@bo.ismar.cnr.it
Leone Tarozzi – leone.tarozzi@bo.ismar.cnr.it

Riferimenti Volume:

La Rete Italiana per la Ricerca Ecologica di Lungo Termine. Lo studio della biodiversità e dei cambiamenti (2021) a cura di Capotondi L., Ravaioli M., Acosta A., Chiarini F., Lami A., Stanisci A., Tarozzi L., Mazzocchi M.G. CNR-Edizioni, Roma.
DOI: 10.5281/zenodo.5570272. ISBN versione on-line: 978-88-8080-214-3, ISBN versione a stampa: 978-88-8080-208-2
© CNR Edizioni, 2021, P.le Aldo Moro, 7, 000185 Roma (https://www.cnr.it/it/editoria)
Editing e composizione Istituto IRPPS: Cristiana Crescimbene e Laura Sperandio

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Giovedì 19 giugno  ore 14:30    –    ON LINE LINK
Dr. Fabrice Arhuin (CNRS, IRD, Ifremer, Laboratoire d’Océanographie Physique et Spatiale)
Sizing the largest ocean waves using the SWOT mission”  
Flyer

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richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
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“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
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