Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

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Dati presto disponibili

Ecologie luminose: sperimentazione artistica della diversità del vivente

05/07/2025 ore 18.00 – 21.00
Ocean Space – Chiesa di San Lorenzo, Castello 5069 – Venezia

Nella suggestiva cornice dell’ex Chiesa di San Lorenzo, sede di Ocean Space a Venezia, il Biodiversity Gateway e l’Istituto di scienze marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ismar) presentano Ecologie luminose: sperimentazione artistica della diversità del vivente. Protagonisti dell’incontro sono gli artisti Andrea Caretto e Raffaella Spagna, in dialogo con le ricercatrici Alessandra Pugnetti, Amelia De Lazzari (Cnr-Ismar) e Alba L’Astorina (Cnr-Irea). L’evento nasce in occasione della pubblicazione del volume monografico Bright Ecologies. Caretto/Spagna: Experiences, Forms, Materials, che documenta oltre vent’anni di ricerca artistica del duo, guidata da un pensiero che unisce estetica, cura della materia, trasformazione e partecipazione collettiva.

Precursori di un approccio artistico radicale e indisciplinato, Caretto e Spagna esplorano la relazione tra arte, natura e comunità, lavorando con elementi materiali e immateriali – terra, semi, rocce, microrganismi, ma anche archivi, memorie e relazioni umane – dando vita a spazi di riflessione condivisa. Le loro opere si fondano su una pratica filosofica, poetica e politica, in dialogo con le correnti del pensiero postumanista, le teorie ecocentriche e i nuovi materialismi. L’incontro sarà animato da una selezione di oggetti, sculture e reperti raccolti nel tempo dagli artisti, presentati come “attivatori di racconto”, capaci di stimolare narrazioni, visioni e riflessioni su ecologia, biodiversità, materia e coesistenza. La conversazione si articolerà come una vera e propria performance, scandita da momenti di “nutrimento condiviso” realizzati in collaborazione con TOCIA! Cucina e comunità, collettivo gastronomico veneziano impegnato in una ricerca sulle tradizioni culinarie, il recupero alimentare e la contaminazione creativa tra saperi. Attraverso gesti conviviali e ingredienti del territorio, TOCIA! interpreta la cucina come pratica culturale e sociale, capace di attivare nuove forme di dialogo e trasformazione.

Ecologie Luminose si propone come un’esperienza immersiva e collettiva, che invita a ripensare il ruolo dell’arte nel mondo contemporaneo, non solo come linguaggio estetico, ma come pratica di cura, ascolto e trasformazione, capace di generare nuove ecologie del pensiero e dell’abitare. L’incontro è il primo appuntamento dei “Dialoghi della biodiversità”, un ciclo di eventi promossi nell’ambito del Biodiversity Gateway del National Biodiversity Future Center (NBFC), finanziato con fondi NextGeneration EU.

Organizzato da:
Biodiversity Gateway
Cnr-Ismar
Cnr-Dsstta – GdL Natura, Ricerca e Società
Ocean Space
TBA21-Academy

Referente organizzativo:
Elisabetta Russo, PhD
Cnr-Ismar
Arsenale Tesa, Castello 2737/f, 30122 – Venezia
elisabetta.russo@cnr.it

Modalità di accesso: registrazione / accredito
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con iscrizione obbligatoria su Eventbrite

Vedi anche:

Primo intervento sperimentale di ripopolamento di Pinna nobilis nelle acque del Veneto, presso Caorle

Un primo intervento sperimentale di ripopolamento della specie di interesse comunitario Pinna nobilis è stato condotto presso l’Oasi Marina e sito Natura 2000 delle tegnùe di Caorle (Venezia). Le attività sono state svolte dal CNR-ISMAR in collaborazione con il Comune di Caorle ed il Gruppo Sommozzatori Caorle, nell’ambito del progetto INTERREG IT-SI TRECap.

Pinna nobilis, conosciuta come nacchera o palostrega, è una specie endemica del Mediterraneo, tutelata da normative nazionali ed internazionali. Tra i più grandi bivalvi al mondo, può superare il metro di lunghezza e i 20 anni di età, e svolge un importante ruolo ecologico, favorendo la biodiversità e la funzionalità dell’ecosistema. A partire dal 2016 la specie è stata colpita da una grave emergenza: eventi di mortalità massiva hanno decimato le popolazioni e messo a rischio la sopravvivenza stessa della specie. L’epidemia è stata associata alla presenza di diversi patogeni, tra cui in particolare il protozoo Haplosporidium pinnae.

Il progetto Interreg Italia – Slovenia TRECap include tra gli obiettivi lo sviluppo e test di protocolli condivisi a scala Nord Adriatica per la tutela ed il ripristino delle popolazioni di Pinna nobilis. A tal fine, in diversi siti marini del Nord Adriatico sono stati installati dei captatori per l’insediamento delle larve planctoniche della specie. Diversi esemplari giovanili raccolti a inizio 2024 sono stati poi mantenuti in stabulari presso la piattaforma oceanografica Acqua Alta del CNR, al largo di Venezia, fino al raggiungimento di dimensioni idonee. A seguito di autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di parere positivo della Regione Veneto, agli inizi di febbraio 2025 la squadra subacquea del CNR-ISMAR ha condotto il reimpianto dei tre esemplari sopravvissuti presso gli affioramenti biogenici di Caorle, localmente noti come tegnùe, che per il loro pregio naturalistico sono state inclusi nella rete Natura 2000 ai sensi della Direttiva Habitat (ZSC Tegnùe di Porto Falconera – IT3250048). Le attività si sono svolte in collaborazione con il CNR-IGG di Padova, il Comune di Caorle ed il Gruppo Sommozzatori Caorle. Preliminarmente, come da indicazioni del MISE, test condotti dall’Università di Trieste – Dipartimento di Scienze della Vita ne hanno verificato la negatività al patogeno Haplosporidium pinnae.

A circa 2 mesi di distanza, le tre piccole Pinna nobilis impiantate stanno bene e mostrano già segni di crescita. Nei prossimi mesi questo primo piccolo nucleo sarà oggetto di attento monitoraggio, anche tramite approcci fotogrammetrici innovativi.
Questa azione sperimentale intende contribuire allo sviluppo di protocolli e programmi di ripopolamento per la tutela ed il recupero di Pinna nobilis in Alto Adriatico.

Informazioni sul progetto:
L’attività è stata svolta nell’ambito del progetto INTERREG IT-SI TRECap – “TREzze, tegnue ambienti marini dell’alto Adriatico: Capitalizzazione” (Programma Interreg VI-A Italia-Slovenia 2021-2027).

Contact info:
Marco Sigovini, CNR-ISMAR Venezia
marco.sigovini@cnr.it

Next seminar

Giovedì 19 giugno  ore 14:30    –    ON LINE LINK
Dr. Fabrice Arhuin (CNRS, IRD, Ifremer, Laboratoire d’Océanographie Physique et Spatiale)
Sizing the largest ocean waves using the SWOT mission”  
Flyer

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat