Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

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Slow Science. Tre eventi a Bologna con Ismar

Nell’ambito degli incontri Slow Science, presso la Biblioteca “Dario Nobili” Area della Ricerca del CNR di Bologna

Venerdì 23 Febbraio 2024 ore 17

Luca Giorgio Bellucci (CNR-ISMAR), Raffaele Milani (UNIBO), Augusto Gadea (Artista) dialogano e presentano il progetto
“ATLANTE DELLE TERRE La sensibilità materiale tra ricerca scientifica e poetica pittorica”

La tavola rotonda si propone, attraverso la presentazione del progetto Atlante delle Terre, di indagare vari aspetti della ricerca scientifica e artistica da una prospettiva filosofica. In questo senso, Atlante delle Terre propone possibilità di interazione tra queste branche del sapere alla ricerca della costruzione di una poetica basata su sedimenti marini provenienti da diverse parti del pianeta. La sensibilità del sedimento interpretato come materiale che ci permette di leggere il tempo e di dare spazio a un linguaggio artistico è posta in relazione a un presente in cui il fascino e la paura dell’intelligenza artificiale sono al centro del dibattito pubblico, e in cui al contempo gli esseri umani sono esposti al più grande consumo di immagini virtuali della storia.
L’evento è organizzato nell’ambito del progetto europeo BlueNights – EU Researchers’ Night 2023 (https://bluenights.eu/)

Venerdì 01 Marzo 2024 ore 17

Luca Giorgio Bellucci (ISMAR-CNR), Mariangela Ravaioli (ISMAR-CNR) e altre/i dialogano con Enzo Babini (Scultore-Ceramista)
“Ceramiche dal fondo del mare: scienza, arte, società si incontrano e si raccontano”

I sedimenti, archivi della storia della terra, che raccontano l’origine, l’evoluzione della vita, del clima e gli eventi che hanno interessato il nostro pianeta, si trasformano in pesci, volti umani, sfere, composizioni astratte. Le immagini e l’esperienza della ricerca scientifica dialogano, si fondono con quelle dell’arte e si aprono alla cittadinanza ed alla Via della Conoscenza.

Comunicato stampa del CNR>

Abstract>

Venerdì 22 Marzo 2024  ore 17

Ferdinando Traversa (Wikimedia Italia), Alessandro Marchetti (Wikimedia Svizzera) e Andrea Ferrara (Scuola Normale Superiore di Pisa), Francesca Alvisi (ISMAR-CNR) Modera Gabriela Carrara (CNR ATdR-BO)
Premiazione nazionale di Wiki Science Competition Italia 2023 ed EDITATHON

Alla mattina scopriremo insieme i vincitori dell’edizione italiana di Wiki Science Competition, il concorso internazionale di foto, video, schemi o grafici di ambito scientifico che aiuta Wikipedia. Nel pomeriggio ne daremo una dimostrazione pratica durante la maratona di modifiche su Wikipedia e gli altri progetti Wikimedia, grazie alle foto del concorso e al materiale presente in biblioteca, migliorando i contenuti sulle STEM e in particolare sulle donne in campo scientifico.

Tutti gli eventi saranno in modalità mista ad eccezione della premiazione e dell’edtathon.

Ingresso libero su prenotazione ( https://l.cnr.it/eventi-slosci )

fruizione evento in modalità mista (da remoto  https://l.cnr.it/slowscience)

Alcune riflessioni sull’erosione costiera in Italia. Intervista a TG1 RAI

Il 29 febbraio 2024 nell’edizione serale del TG1 RAI è stato trasmesso un servizio giornalistico sulla problematica dell’erosione costiera in Italia, realizzato con il contributo di Fabio Matano, ricercatore presso la sede di Napoli dell’Istituto di Scienze Marine, che per l’occasione è stato intervistato dalla giornalista RAI Valeria Cucchiaroni, autore del servizio giornalistico.

Si riporta il testo integrale dell’intervista.

QUALI SONO LE CAUSE DELL’INCREMENTO DELL’EROSIONE COSTIERA IN ITALIA?

Le coste sono degli ambienti estremamente dinamici influenzati da complessi processi naturali marini e terresti oltre che dall’azione antropica.

Il fenomeno dell’erosione costiera è innescato dalla riduzione dell’apporto di sedimenti da parte dei fiumi dovuto a varie problematiche di uso e gestione del territorio dei bacini imbriferi; inoltre opere portuali e moli possono interrompere il flusso sedimentario lungo la costa.

La situazione è in rapido peggioramento a causa dell’innalzamento del livello del mare che si combina con la subsidenza delle piane costiere producendo ulteriori impatti negativi. I cambiamenti climatici in corso stanno, inoltre, causando anche un incremento della frequenza e dell’energia degli eventi estremi di mareggiata.

QUALI SONO LE ZONE PIU’ COLPITE IN ITALIA?

L’erosione costiera è un processo ampiamente diffuso su tutti gli oltre 8100 km delle coste italiane; in 54 comuni costieri l’arretramento ha interessato più del 50% del litorale nell’ultimo decennio (ISPRA).

La Basilicata (ed in particolare il territorio di Rotondella) è al primo posto come percentuale di spiaggia in erosione sul litorale ionico, ma forti processi erosivi si osservano sulle coste tirreniche (Calabria, Campania, Liguria, Toscana e Lazio) e adriatiche (Emilia Romagna, Molise, Puglia e Veneto). Anche in Sicilia e Sardegna intensi processi erosivi interessano ampi tratti costieri.

 COSA SI PUO’ FARE PER INVERTIRE LA ROTTA?

Secondo gli scenari previsionali IPCC (2023), il livello del mare è destinato ad innalzarsi ulteriormente (da 30 a 80 cm) entro il 2100, ed è quindi necessario fare tutti gli sforzi possibili in ambito europeo e mondiale per ridurre il contributo antropico all’aumento delle temperature.

A livello nazionale, è necessario elaborare una strategia efficace per la Pianificazione e la Gestione integrata delle zone costiere e della Blue Economy, che preveda anche programmi di adattamento e di arretramento, in modo da essere pronti ai nuovi scenari indotti dai cambiamenti climatici in corso.

 link: https://www.raiplay.it/video/2024/02/Tg1-ore-2000-del-29022024-0f43598d-f080-4113-aeea-2d2c66eb3aee.html

al minuto 23:30

Next seminar

Giovedì 15 maggio ore 11:00    –    ON LINE LINK

Prof. Andrea Fildani (Università Federico II, Napoli – DiSTAR)
“The building blocks of submarine fans: insights for high-resolution imagery of modern systems”

Flyer

Il Prof. Andrea Fildani è docente di geologia stratigrafica e sedimentologia, presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e Risorse dell’Università Federico II di Napoli

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat