Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

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Dati presto disponibili

Scuola chiama Antartide … Antartide risponde!!!

10 aprile  2025  dalle 10-12 scuola presso Scuola primaria Capuccini IC6

  Imola (BO)Interviene Mariangela Ravaioli e Mila D’Angelantonio.

Ideato da Mariangela Ravaioli  (Ismar CNR e Donne e Scienza) e Annarita Bernabini (docente IC6) e M. D’Angelantonio (Isof CNR e Donne e Scienza con la collaborazione Teresa Cuciniello (dirigente scolastica IC6)).

Giovedi 10/04/2025 alle 10.00 incontro di Mariangela Ravaioli e Mila D’Angelantonio con le classi (2e A e B IC6 – Cappuccini) : confronti e approfondimenti dei temi affrontati.

Proseguio della attività effettuata a febbraio 2025 con il collegamento in Antartide e diverse lezioni:Scuola chiama Antartide … Antartide risponde!!!, temi sui percorsi STEM

L’attività è propedeutica per il progetto agenda 2030 bambine e bambine e anche il Progetto Mase finanziato dal Ministero Mase stesso, sempre sul tema delle Scuole Primarie

Il progetto “Agenda 2030 delle bambine e dei bambini”  è promosso da Città metropolitana di Bologna, Ufficio V Ambito territoriale di Bologna – USR E.-R. (Francesca Baroni), Area territoriale di Ricerca CNR -INAF di Bologna (Paola De Nuntiis) e Associazione donne e ScienzaFotografia G. Marozzi (Ismar-CNR

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Rifiuti marini trasformati in carburante

Oggi i rifiuti marini (Marine LItter – ML) sono riconosciuti come una delle maggiori preoccupazioni per il futuro del mare. Il termine ML comprende tutto il materiale antropogenico disperso, intenzionalmente o meno, in ambiente marino. I tipi di ML variano nella loro composizione chimica e nelle caratteristiche fisiche. Sulla base di queste caratteristiche e della dimensione dei frammenti, il ML può accumularsi in diverse matrici abiotiche e biotiche: superficie del mare, colonna d’acqua, litorale, fondale marino, ghiaccio marino e biota.

Anche se spesso si presume che la maggior parte della ML stia fluttuando, coprendo ampie aree e finendo sulla battigia, la maggior parte finisce sul fondo del mare. Circa il 90% del ML trovato sulla costa proviene da fonti locali. Questo è particolarmente vero per un mare semi-chiuso come l’Adriatico.

Il progetto ‘marGnet’ si concentra sul ML accumulato sul fondo del mare e generato dalle attività di pesca e acquacoltura. Ciò include non solo gli attrezzi da pesca abbandonati, persi o altrimenti dismessi (ALDFG), ma anche tutti i rifiuti generati dalla gestione dei prodotti ittici e marini, comprese le corde, i punti di ormeggio, le reti degradate e i loro componenti. In Europa, rappresentano fino al 27% di tutto il ML (Commissione europea).

Il progetto ‘marGnet’ propone un approccio olistico, combinando azioni per affrontare il fenomeno del ML in tutte le fasi, dalla riduzione alla prevenzione, attraverso il monitoraggio, la quantificazione, la rimozione e il riciclo.

Gli obiettivi del progetto ‘marGnet sono:

  • Ideare e testare soluzioni multi-livello per monitorare, mappare, prevenire, rimuovere e riciclare ML da fonti marine presenti sul fondo del mare.

Notizie su:
Green planner magazine
Sito web di marGnet

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Giovedì 15 maggio ore 14:30

 

 

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richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

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