Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

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Dati presto disponibili

Retreat Cnr-Ismar 2024 – Frascati, settembre 25-27

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Fortemente voluto dal Direttore Mario Sprovieri e con l’apertura della Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, si svolge dal  25 al 27 settembre 2024 il retreat di Istituto Cnr-Ismar. Il retreat sarà strutturato su aspetti di interesse scientifico primario di ISMAR. Sarà anche un’opportunità per conoscere i numerosissimi nuovi colleghi di Istituto, interagire con i componenti del nuovo advisory board, in fase di costituzione e ragionare e discutere insieme sulle tante sfide scientifiche che stiamo affrontando.

E’ prevista una sessione poster che si prolungherà, con esposizione, durante l’intera durata del retreat. I poster evidenziano le attività progettuali e scientifiche che meglio rappresentano Cnr-Ismar. Questo strumento di comunicazione interno integrerà le presentazioni previste durante il retreat e che verranno coordinate dai responsabili/referenti.

Da programma il 26 Settembre ci saranno 4 riunioni parallele denominate “TOPIC SPECIFIC MEETINGS” (1.Oceanography; 2. Marine Geology; 3.Research Infrastructures; 4. Amministrazione) con inizio alle ore 19:30.

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Onde anomale: possibile prevederle probabilisticamente

Lo studio, pubblicato sulla rivista del Nature publishing group, dimostra come possano generarsi onde alte fino a 2 o 3 volte l’altezza significativa. Un’informazione cruciale per i naviganti e le piattaforme petrolifere. La pericolosità di questi eventi concerne le onde oceaniche, ma anche quelle “nostrane”.

Per i naviganti, ed in tempi più recenti per le piattaforme petrolifere, la domanda chiave è “quanto alte possono essere le onde di tempesta?”. Negli anni, l’esperienza diretta e le sempre più numerose misure, sia da satellite che da boe oceanografiche, hanno spinto i valori possibili delle altezze d’onda sempre più in alto. Durante la tempesta del gennaio 2014 nel Nord Atlantico si è stimato (dati del modello del Centro Meteorologico Europeo per le Previsioni a Medio Termine, ECMWF, a Reading, Regno Unito) che l’“altezza significativa”, cioè la misura dell’energia della mareggiata, abbia sfiorato i 20 metri. Questo significa però che si sono verificate certamente singole onde superiori a 35 m.

L’analisi seguita all’evento, a cui hanno partecipato Alvise Benetazzo e Luigi Cavaleri del CNR-ISMAR, pubblicata su Scientific Reports col titolo “Observation of a giant wave-packet on the surface of the ocean”, ha dimostrato che è possibile prevedere in anticipo questi “eventi anomali”, ma solo in senso probabilistico. “La caratterizzazione di onde di tale altezza richiede tecniche avanzate di analisi non- lineare multi-dimensionale che, partendo dall’informazione sullo stato energetico del mare, sono in grado di spiegare a posteriori l’apparire di tali cosiddette onde anomale, cioè come nel mezzo di una tempesta possano generarsi onde alte fino a 2 o 3 volte l’altezza significativa”, spiega Cavaleri. “Spinto dal vento, il mare lungo (swell) che ne è seguito ha portato onde di eccezionale energia sulle coste occidentali europee. Fortunatamente una boa spagnola, situata a nord-ovest della penisola iberica, è riuscita a misurare un pacchetto di tre onde consecutive, alte fino a 28 metri a partire da una locale significativa di 11 m”.

Come anticipato, non è possibile stabilire in maniera deterministica “dove e quando” questi eventi si realizzeranno. “Tuttavia, nota l’energia del mare, cosa possibile con le normali previsioni, siamo in grado di fornire la probabilità del loro accadimento, cioè l’informazione cruciale per i naviganti e le piattaforme petrolifere”, prosegue Benetazzo. “La pericolosità di questi eventi non concerne solo le onde oceaniche, ma anche quelle ‘nostrane’. È bene ricordare che in normali condizioni di mare con 1 metro di altezza significativa, in certe condizioni si possono incontrare, senza preavviso, singole onde isolate fino a 2,5 m di altezza, che non sono eventi di un momento, ma possono percorrere, con poca modifica della loro altezza, distanze considerevoli”. Tornando al caso di studio, “l’analisi ha stimato che la durata del pacchetto di tre onde da 28 metri sia stata di circa 20 minuti e che abbia percorso quasi 20 km. In tutte queste situazioni l’attività di previsione gioca un fattore essenziale, consentendo su tutti i mari, anche italiani, di indicare l’altezza significativa per i giorni successivi e anche la probabilità di questi eventi solo apparentemente anomali.

Link all’articolo: https://doi.org/10.1038/s41598-021-02875-y

Per informazioni:

Next seminar

Giovedì 15 maggio ore 11:00    –    ON LINE LINK

Prof. Andrea Fildani (Università Federico II, Napoli – DiSTAR)
“The building blocks of submarine fans: insights for high-resolution imagery of modern systems”

 

Il Prof. Andrea Fildani è docente di geologia stratigrafica e sedimentologia, presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e Risorse dell’Università Federico II di Napoli

 

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat