Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

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Dati presto disponibili

Roundtable for Policy makers

InnovaMare partnership consortium is organizing Roundtable in Venezia in February. Roundtable will be addressed at policy-makers, to foster dialogue and exchange best practices in the field of Blue Economy and innovative blue technologies, enhancing cross-sectoral cooperation to support the creation of favourable framework conditions for a cross-border innovation ecosystem enabling growth, competitiveness and technological leadership in the field of underwater robotics and sensors.

Invitation to take part to an online Roundtable for policy makers and stakeholders on Blue economy and blue technologies (18-19/02/2021)

The Unioncamere del Veneto invites you to the Round Table for policy makers and stakeholders in the blue economy and blue technologies, as part of the InnovaMare project, which will take place online on February 18 and 19, 2021, organized by the Unioncamere del Veneto from Italy.

The Regional Union of the Chambers of Commerce of Veneto Region (Unioncamere del Veneto) is a partner of the strategic project InnovaMare «Blue technology – Developing innovative technologies for sustainability of Adriatic Sea», coordinated by the Croatian Chamber of Economy and co-financed by Interreg VA Italy-Croatia Programme (2014-2020). The activity is aimed at enhancing framework conditions at cross-border level by reinforcing capacities, both at strategical and operational level, to develop an innovation ecosystem promoting breakthrough technologies for the environmental sustainability of the Adriatic Sea, with a focus on underwater robotics and sensors. It will be a 2-days online Roundtable for Italian and Croatian policy-makers and stakeholders, to foster debate, transfer of knowledge and exchange of best practices related to such strategic topics, applying a quadruple helix approach.
European top-level experts will join the event as speakers, carrying out targeted interventions on key issues related to blue economy, sustainability of the Adriatic Sea, technological innovation, with the objective of gathering policy recommendations to support the development of a cross-border Innovation ecosystem in the field of underwater robotics and sensors.

We are glad to invite you to participate to the Roundtable, assisting to the foreseen working sessions, with the possibility to take part to the debate.

In case you need further information, do not hesitate to contact our team:
Roberta Lazzari, +39 041 099 9411, roberta.lazzari@eurosportelloveneto.it
MERAKI srl, Ilaria Marcolin and Valentina Colleselli, progetti@merakisrl.eu, v.colleselli@merakisrl.eu

The link to register for the event is: https://registrazioni.unioncamereveneto.it/293545 and you will receive by email the link of zoom platform for the participation at the Round Table.
Registration is possible until 17/02/2021. A simultaneous translation service (Croatian, English and Italian) is foreseen. The event will be recorded.

Please find agenda of InnovaMare Roundtable on this link.

Prima crociera oceanografica di Gaia Blu

Si conclude oggi la prima crociera nel Golfo di Napoli della nuova nave oceanografica del CNR, denominata “Gaia Blu” proprio a ricordare l’importanza della ricerca pubblica in quella parte di mondo – il mare – che costituisce i due terzi della superficie del pianeta.

Gaia Blu, una nave lunga 84 metri per 2000 tonnellate di stazza, vero e proprio gioiello tecnologico, è stata donata dallo Schmidt Ocean Institute (SOI) al CNR grazie ad un progetto sulla importanza della ricerca nel Mediterraneo, uno degli “hot spot” del cambiamento climatico, progetto che ha vinto la gara internazionale indetta dal SOI tra tutti gli Enti e Istituti di ricerca del mondo.

La nave, dotata dei più sofisticati strumenti di rilievo batimetrico (cioè della profondità dell’oceano in ogni punto), è capace di rilevare con una precisione senza precedenti, la morfologia dei fondali. Quasi cinquemila km2 sono stati mappati di fronte alla città di Napoli e la costiera amalfitana in questi ventuno giorni di crociera.

«Il successo di questa campagna oceanografica sta in tre aspetti fondamentali», dice Marzia Rovere, ricercatrice CNR-ISMAR e capo missione scientifico, «la risoluzione dei tre strumenti batimetrici installati a chiglia della nave, che possono indagare i fondali dalla costa fino a profondità di diverse migliaia di metri, la precisione ed efficienza nell’elaborazione dei dati, e la rapidità nel trasferire e rendere i dati e gli elaborati disponibili ai colleghi a terra con aggiornamenti ogni 24 ore via satellite». In Italia non ci sono precedenti confrontabili con questo livello di operatività. «Oggi è fondamentale fornire rapidamente i dati raccolti a una vasta comunità di scienziati marini che li possano utilizzare per i propri scopi secondo la logica della scienza aperta” afferma Federica Foglini, tecnologa dei dati Cnr-Ismar “e questo perché le grandi infrastrutture, come le navi oceanografiche, hanno un alto costo e i dati da loro prodotti devono poter essere utilizzati più volte e per una molteplicità di scopi che va oltre le specifiche curiosità scientifiche di chi ha effettuato il rilievo».

Un motivo di interesse nel ripartire dal Golfo di Napoli, con una crociera denominata non a caso “Jamme Gaia” è stato effettuare un confronto con un rilievo fatto circa vent’anni fa da ricercatori e tecnologi del Cnr partenopeo per «valutare l’evoluzione delle strumentazioni sul piano tecnologico ma anche l’evoluzione del fondale sotto la spinta di processi naturali, come le attività fumaroliche legate agli apparati vulcanici ben noti a terra, e gli impatti dell’uomo sui fondali», ricorda Renato Tonielli, tecnologo del CNR-ISMAR e decano tra i più esperti in queste tipologie di rilievo.

L’attualità e l’importanza della missione di Gaia Blu si impernia però soprattutto sul fatto che i fondali marini – il più grande bene comune del pianeta – sono fortemente impattati dall’Uomo con conseguenze ancora non calcolabili sulla biodiversità e le generazioni future.

Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr, dichiara: «I fondali marini sono al centro di una nuova “corsa all’oro”, spinta da una domanda crescente di risorse biologiche e minerarie come metalli e terre rare, necessari alla transizione energetica. Le conoscenze scientifiche che otteniamo grazie alle campagne di ricerca marina effettuate con la nave Gaia Blu, possono invece contribuire a contrastare un approccio allo sfruttamento lineare e intensivo delle risorse marine, che non rispetti la biodiversità e la sostenibilità. Sull’economia del mare l’Italia gioca oggi, inoltre, un ruolo di coordinamento europeo nell’ambito della partnership dedicata all’economia blu sostenibile – coordinata dal nostro Ministero della Ricerca con il supporto del Cnr e della comunità scientifica nazionale – e per farlo ha bisogno anche di rafforzare la leadership nella conoscenza scientifica dell’oceano, a partire da quella della morfologia dei fondali e degli ecosistemi che li abitano».

Mentre si va a caccia di risorse nella colonna d’acqua, sui fondali e sottofondo, si cerca anche di definire un quadro di “pianificazione dello spazio marittimo” per un utilizzo sostenibile e per una gestione non conflittuale tra i potenziali usi del mare. Sapere quanto il mare è profondo in ogni punto, come è strutturata la morfologia dei suoi fondali e, in particolare, dove e quanto rapidamente le attività dell’Uomo
stiano contribuendo alla trasformazione dei fondali, distruggendone la biodiversità (come accade ad esempio con la pesca a strascico) corrisponde al contributo di ricerca di questa prima campagna di Gaia Blu per un utilizzo sostenibile del mare e delle sue risorse.

I dati sono tutti visibili ad alta risoluzione su: http://gismargrey.bo.ismar.cnr.it:8080/mokaApp/apps/jg22/index.html?null

Per informazioni:

Next seminar

Giovedì 15 maggio ore 11:00    –    ON LINE LINK

Prof. Andrea Fildani (Università Federico II, Napoli – DiSTAR)
“The building blocks of submarine fans: insights for high-resolution imagery of modern systems”

Flyer

Il Prof. Andrea Fildani è docente di geologia stratigrafica e sedimentologia, presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e Risorse dell’Università Federico II di Napoli

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat