Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

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Dati presto disponibili

Scienza in Villa 2021

Dal 01 al 03 ottobre si svolgerà presso i giardini e le sale di Villa dei Leoni a Mira e Villa Ferretti Angeli a Dolo (VE) la seconda edizione dell’evento di divulgazione “Scienza in Villa”, un’occasione di incontro tra ricercatori, appassionati e cittadini, organizzato dall’Associazione Italiana Cultura e Qualità (AICQ Triveneta).

Ricco ed interessante è il programma delle attività articolate in seminari, spettacoli teatrali, talks e laboratori che riguarderanno alcuni dei temi più attuali della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico.

Durante il pomeriggio di sabato 2 ottobre ricercatori di ISMAR Venezia si alterneranno a presentare alcune delle attività di ricerca condotte dall’Istituto, in particolare quelle riguardanti la previsione di eventi estremi e la valutazione degli impatti antropici sull’ambiente marino, svolte nell’ambito dei progetti MAELSTROM, DuraSoft, SOUNDSCAPE, ESA OSIP TRACE e ESA OSIP RMSL.

Il programma completo dell’evento e le modalità di registrazione alle diverse attività proposte (tutte gratuite) sono disponibili al seguente link:

Social media dell’evento:

Interventi dei ricercatori ISMAR:

  • F. Falcieri: L’impronta che non vediamo. Microplastiche: piccolo non significa innoquo.
  • N. Nesto: SOS plastiche in mare: Quali sono le soluzioni tecnologiche in fase di studio per ripulire i nostri mari?
  • V. Moschino: Plastiche in mare. Origine ed effetti sugli ecosistemi.
  • T. Marceta: Il mare chiede aiuto! Il mare che abbiamo, il mare che vogliamo.
  • L. Cavaleri: Il vento forte di Vaia (28 ottobre 2018) sulle Dolomiti.
  • I. Guarneri: Tecnologie innovative per migliorare la durabilità delle strutture tradizionali in legno.
  • F. Falcieri: Brumm! Crash! Wroom! Il mare è veramente silenzioso come lo immaginiamo?

L’erosione costiera in Italia si sta aggravando a causa dei cambiamenti climatici

Breve intervista al RAI-TG3 LEONARDO del ricercatore Fabio Matano (CNR-ISMAR) sul fenomeno dell’erosione costiera in Italia.

link a RAINEWS – Leonardo

Nell’immagine a lato:
Evoluzione (1956-2008) della falesia costiera di Torrefumo (Monte di Procida, Napoli)
Esposito et al., 2018. Evaluation of geomorphic changes and retreat rates of a coastal
pyroclastic cliff in the Campi Flegrei volcanic district, southern Italy.
JOURNAL OF COASTAL CONSERVATION, 22, 5, 957-972, DOI: 10.1007/s11852-018-0621-1

Fabio Matano, ricercatore presso la sede di Napoli dell’Istituto di Scienze Marine, è stato intervistato nel corso della puntata del 9 gennaio 2024 del TG LEONARDO, un telegiornale tematico in onda sul canale RAI TRE che coniuga l’attenzione all’attualità del quotidiano con il rigore della documentazione e dell’approfondimento scientifico.
Nel corso della breve intervista a carattere divulgativo sono stati illustrati i più recenti dati ufficiali (ISPRA, 2019) sullo stato di salute delle coste italiane relativamente ai problemi di erosione costiera e della franosità.
In Italia ci sono 8.179 km di costa, suddivisi tra costa alta, costa bassa e costa antropizzata. Nei 4.700 km di costa bassa (57,5 % del totale), si contano circa 3300 km di spiagge per una superficie di 122 kmq nelle quali il 50% del limite di retrospiaggia risulta antropizzato. Circa il 59% delle coste basse è stabile, mentre il 18% risulta in erosione (841 km) e il 20% è interessata da processi di avanzamento (929 km). Sebbene la lunghezza de i tratti in arretramento sia inferiore a quella dei tratti in avanzamento, le superfici erose dal mare risultano avere un’area superiore (circa 1,5 kmq); le regioni maggiormente interessate sono la Basilicata, la Sicilia e la Sardegna.
Nei 2.660 km di costa alta (32,5 % del totale) risultano censiti oltre 4135 fenomeni franosi (Progetto IFFI, 2020) per una media di 1,55 frane per ogni km di costa; i fenomeni franosi costieri interessano principalmente le coste di Liguria, Marche, Abruzzo, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. I processi di instabilità contribuiscono all’arretramento dei fronti delle falesie, processo che risulta più marcato in corrispondenza degli affioramenti di litologie più erodibili e maggiormente esposte all’azione marina. Ad esempio, lungo il litorale di Torrefumo a Monte di Procida (Napoli) è stato stimato un arretramento massimo del ciglio della falesia di circa 41 m, tra gli anni 1956 ed il 2008.
Le coste costituiscono degli ambienti fisici estremamente dinamici, che risentono sia dei processi marini che di terraferma, oltre che dell’interazione tra i cambiamenti della linea di costa e l’evoluzione dei fiumi e del territorio di tutto il retrostante bacino idrografico.

Il livello medio globale del mare è aumentato di 20 ± 5 cm tra il 1901 e il 2018, con tassi crescenti negli ultimi due decenni (IPCC, 2021). In particolare, la maggior parte delle coste europee ha subito un innalzamento del livello del mare, anche se a tassi differenziati. In molte aree costiere del Mediterraneo l’innalzamento relativo del livello del mare risulta localmente influenzato da processi di subsidenza nelle pianure costiere e/o da movimenti tettonici attivi. I processi di subsidenza, cioè di abbassamento di porzioni più o meno ampie di terreno, sono dovuti al costipamento naturale di strati compressibili nel sottosuolo sotto l’azione dei carichi sovrastanti o anche all’attività dell’uomo di estrazione di sostanze fluide o solide dal sottosuolo (per es. acqua da falde freatiche, gas e/o petrolio, ecc.), e infine anche a fenomeni geologici di natura tettonica o vulcanica.
I potenziali impatti negativi dell’innalzamento del livello del mare, combinato con la subsidenza locale, includono l’aumento dell’erosione e delle frane costiere e l’inondazione e la sommersione di regioni pianeggianti lungo le coste continentali e insulari. Secondo i dati dell’European Environment Agency (2022) circa il 30% delle coste UE mediterranee risulta attualmente in erosione.
Il livello del mare è destinato ad innalzarsi ulteriormente (da 30 a 80 cm) entro il 2100 (IPCC, 2021) e pertanto l’intensità delle mareggiate potrebbe ancora aumentare, quindi sebbene circa il 75% dei 1.291 km di costa protetta con opere di difesa rigide in Italia risulta oggi caratterizzata da condizioni di stabilità e avanzamento (ISPRA, 2019), indicando in questi casi che le opere protettive risultano ancora efficaci, è necessario mantenere alta l’attenzione sui processi erosivi costieri e studiare in maniera sempre più approfondita e interdisciplinare i processi di evoluzione delle coste in modo da essere pronti ai nuovi scenari indotti dai cambiamenti climatici in corso.

Next seminar

Giovedì 19 giugno  ore 14:30    –    ON LINE LINK
Dr. Fabrice Arhuin (CNRS, IRD, Ifremer, Laboratoire d’Océanographie Physique et Spatiale)
Sizing the largest ocean waves using the SWOT mission”  
Flyer

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat