Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

VENEZIA

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Dati presto disponibili

Influence of the physical environment on high latitude phytoplankton blooms

The Arctic sea-ice cover is undergoing an unprecedented decline. Longer melting seasons result from increasingly earlier starts to spring melting, and ever-later starts to freeze-up in autumn. An increasing surface area of the Arctic Ocean is therefore exposed to direct sunlight and wind, resulting in a more extended season for phytoplankton growth. Overall, changes in the Arctic’s physical environment are impacting phytoplankton dynamics. Phytoplankton production in subarctic seas can also be strongly influenced by the ongoing changes in the Arctic Ocean. This presentation summarizes some recent outcomes on the phenology of high-latitude phytoplankton blooms observed using surface chlorophyll-a concentrations derived from ocean-color remote sensing.

Collegamento WEBEX:
https://cnronline.webex.com/cnronline/j.php?MTID=mee9ed5ac4049a6b7b8adf0cf915468df

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile sul cloud di ISMAR. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available on the ISMAR cloud. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat

Il gruppo seminari CNR-ISMAR, Alessandra Conversi (Lerici), Filomena Loreto (Bologna), Gianluigi Liberti (Roma) e Camilla Palmiotto (Bologna).

Download:

Rifiuti marini trasformati in carburante

Oggi i rifiuti marini (Marine LItter – ML) sono riconosciuti come una delle maggiori preoccupazioni per il futuro del mare. Il termine ML comprende tutto il materiale antropogenico disperso, intenzionalmente o meno, in ambiente marino. I tipi di ML variano nella loro composizione chimica e nelle caratteristiche fisiche. Sulla base di queste caratteristiche e della dimensione dei frammenti, il ML può accumularsi in diverse matrici abiotiche e biotiche: superficie del mare, colonna d’acqua, litorale, fondale marino, ghiaccio marino e biota.

Anche se spesso si presume che la maggior parte della ML stia fluttuando, coprendo ampie aree e finendo sulla battigia, la maggior parte finisce sul fondo del mare. Circa il 90% del ML trovato sulla costa proviene da fonti locali. Questo è particolarmente vero per un mare semi-chiuso come l’Adriatico.

Il progetto ‘marGnet’ si concentra sul ML accumulato sul fondo del mare e generato dalle attività di pesca e acquacoltura. Ciò include non solo gli attrezzi da pesca abbandonati, persi o altrimenti dismessi (ALDFG), ma anche tutti i rifiuti generati dalla gestione dei prodotti ittici e marini, comprese le corde, i punti di ormeggio, le reti degradate e i loro componenti. In Europa, rappresentano fino al 27% di tutto il ML (Commissione europea).

Il progetto ‘marGnet’ propone un approccio olistico, combinando azioni per affrontare il fenomeno del ML in tutte le fasi, dalla riduzione alla prevenzione, attraverso il monitoraggio, la quantificazione, la rimozione e il riciclo.

Gli obiettivi del progetto ‘marGnet sono:

  • Ideare e testare soluzioni multi-livello per monitorare, mappare, prevenire, rimuovere e riciclare ML da fonti marine presenti sul fondo del mare.

Notizie su:
Green planner magazine
Sito web di marGnet

Next seminar

Giovedì 15 maggio ore 11:00    –    ON LINE LINK

Prof. Andrea Fildani (Università Federico II, Napoli – DiSTAR)
“The building blocks of submarine fans: insights for high-resolution imagery of modern systems”

 

Il Prof. Andrea Fildani è docente di geologia stratigrafica e sedimentologia, presso il Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e Risorse dell’Università Federico II di Napoli

 

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat