Cnr-Istituto di Scienze Marine

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche svolge attività di ricerca fondamentale e applicata in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina.

L’obiettivo è contribuire allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica, allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste.

                               L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR) svolge attività di

Ricerca Fondamentale e Applicata

in oceanografia fisica, chimica e biologica e in geologia marina con l’obiettivo di contribuire sia allo studio dei processi oceanici e della variabilità climatica che allo sviluppo di sistemi/servizi per l’osservazione, la protezione e la gestione sostenibile dell’ambiente marino e delle coste

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Dati presto disponibili

50° Anniversario Convenzione di RAMSAR – World Wetlands Day

La Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale, soprattutto come tutela degli habitat per gli uccelli acquatici, è stata firmata a Ramsar, in Iran, il 2 febbraio 1971.

L’atto viene siglato nel corso della “Conferenza Internazionale sulla Conservazione delle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici”, promossa dall’Ufficio Internazionale per le Ricerche sulle Zone Umide e sugli Uccelli Acquatici (IWRB- International Wetlands and Waterfowl Research Bureau) con la collaborazione dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN – International Union for the Nature Conservation) e del Consiglio Internazionale per la protezione degli uccelli (ICBP – International Council for bird Preservation).

Il programma prevede l’annullo filatelico a Ganzirri (Messina) presso l’Ufficio Postale in Via Lago Grande, nel rispetto delle normative anti COVID-19, il 2 febbraio 2021 (l’annullo sarà presente per 60 giorni presso l’Ufficio) ed il Convegno sui 50 anni da RAMSAR (2 febbraio 1971) su ZOOM® dalle 17 alle 19:30 sempre del 2 febbraio 2021 con diretta Facebook® sulla pagina ufficiale di AssoCEA Messina APS www.ceamessina.it

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L’Ente alla Conferenza Generale IAEA con la Rete di Laboratori attivi presso il Cnr-Ismar di Bologna

Il CNR ha partecipato alla 69° Conferenza Generale della IAEA (International Atomic Energy Agency) svolta a Vienna dal 15 al 19 settembre 2025. Nella giornata del 16 settembre,  sono intervenuti Luca Giorgio Bellucci dell’Istituto di Scienze Marine (Cnr-Ismar, Sede di Bologna) ed Eleonora Ragno dell’Unità di Prevenzione e Protezione – Area Radioprotezione.

Sono state illustrate le attività  basate sull’utilizzo delle radiazioni ionizzanti svolte dalla rete scientifica dell’Ente sull’intero territorio nazionale esercitate con il continuo e puntuale supporto degli esperti di radioprotezione dell’Unità Prevenzione e Protezione. Le differenti strumentazioni e tematiche affrontate riflettono la multidisciplinarità dell’Ente: acceleratori con laser di potenza, impiego di apparecchiatura RX nel settore dei beni culturali e dei materiali, utilizzo di macchine radiogene e sorgenti in campo ambientale.

Relativamente alla sede di Bologna, il Cnr-Ismar ha illustrato la rete dei suoi laboratori che utilizzano tecniche radiometriche per la datazione dei sedimenti marini e lacustri e lo studio dei processi biogeochimici negli ambienti acquatici e quelli che utilizzano radiazioni ionizzanti con strumentazioni specifiche quali il sedigrafo a Raggi X, lo scanner XRF per carote di sedimento e il tomografo a Raggi X rotante di recente acquisizione, che permette il rendering completo dell’immagine 3D delle carote.

Il Dott. Luca Giorgio Bellucci, in particolare, ha illustrato la struttura del Laboratorio di Radiometria ed i principali risultati delle ricerche realizzate nel corso degli anni. Il laboratorio ha iniziato la sua attività negli anni ’80, con l’emergere dell’uso dei radionuclidi naturali e artificiali a vita breve per determinare la cronologia dei sedimenti recenti. Nel tempo, il suo utilizzo si è esteso dalla datazione alla radiometria ambientale, oltre che al calcolo delle velocità dei processi nella colonna d’acqua e all’interfaccia acqua/sedimento. Le principali ricerche hanno riguardato i fondali marini, le zone costiere e le acque interne del bacino Mediterraneo. Altre importanti ricerche sono state condotte negli oceani Atlantico e Pacifico, in Antartide, nelle lagune costiere vietnamite e messicane.

In particolar modo si è dato risalto all’utilizzo dei radionuclidi a vita breve naturali ed artificiali (principalmente 210Pb e 137Cs) per la ricostruzione della cronologia della sedimentazione in ambienti fortemente antropizzati, con lo scopo di caratterizzare gli eventi di contaminazione e gli effetti dei fenomeni naturali (terremoti e tsunami) sia sui fondali profondi che nelle aree costiere.

Una importante applicazione delle tecniche di radiodatazione è quella dello studio della sedimentazione negli ambienti umidi costieri (salt marsh), la cui sopravvivenza è minacciata dai cambiamenti climatici e dalle attività umane che hanno modificato direttamente questi ambienti.

Next seminar

Giovedì 19 giugno  ore 14:30    –    ON LINE LINK
Dr. Fabrice Arhuin (CNRS, IRD, Ifremer, Laboratoire d’Océanographie Physique et Spatiale)
Sizing the largest ocean waves using the SWOT mission”  
Flyer

Attestato di partecipazione:
richiederlo in chat a inizio seminario. L’attestato viene rilasciato a chi rimane in sala per l’intero seminario

“Partecipando a questo incontro, accetti che lo stesso venga registrato e reso disponibile. Dalla registrazione verranno eliminati lista dei partecipanti e chat”
Ricordiamo a tutti di tenere spento il proprio microfono. Accenderlo solo in caso di intervento.

“By accessing this meeting you acknowledge that it will be recorded and made available. Chat and participant list will not be recorded.”
We ask everybody to mute their microphone, unless intervening. Please write your questions in the chat