Infrastrutture Europee
DANUBIUS-RI
DANUBIUS-RI – International Centre for Advanced Studies on River-Sea Systems
Coordinatore Italiano:
- Georg Umgiesser – CNR-ISMAR, Coordinatore Nazionale DANUBIUS-RI, vice-Presidente della Commissione CNR DANUBIUS-Italia
Contatti ISMAR:
- Francesca De Pascalis – CNR-ISMAR, Rappresentante Italiana BGR DANUBIUS-RI, componente della Commissione CNR DANUBIUS-Italia
- Debora Bellafiore – CNR-ISMAR, componente Commissione CNR DANUBIUS-RI Italia
DANUBIUS-RI è un’infrastruttura di ricerca pan-europea distribuita, inserita dal 2016 nella Roadmap dell’European Strategy Forum on Research Infrastructures (ESFRI). L’infrastruttura DANUBIUS-RI avrà come scopo principale quello di sostenere la ricerca interdisciplinare sui grandi sistemi fiume-delta-mare (River-Sea systems), consentendo ai ricercatori di studiare questi ambienti migliorando la comprensione dei processi al fine di affrontare le sfide attuali ed emergenti, facilitare una gestione sostenibile e mantenere i servizi ecosistemici.
DANUBIUS-RI è attualmente in fase di implementazione con 12 Paesi coinvolti nel progetto DANUBIUS-IP che punta a rendere operativi 4 Nodi tematici e 12 Supersiti (per maggiori info sulle componenti consultare il sito dell’infrastruttura).
La partecipazione italiana in DANUBIUS-RI è coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Scienze Marine (CNR-ISMAR) e coinvolge anche il Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia (CORILA) e l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS).
Attualmente, CNR-ISMAR mette a disposizione in DANUBIUS-RI le sue competenze modellistiche, coordinando il Nodo Modellistico dell’intera infrastruttura e aumenta l’offerta armonizzata digitale per il Supersito “Delta del Po e Lagune dell’Alto Adriatico”, riguardante dati integrati in-situ, satellitari e modellistici, fornendo servizi legati a:
- Tools 4 MSP;
- Models codes;
- Training material.
eLTER-RI
eLTER-RI – Integrated European Long-Term Ecosystem, Critical Zone & Socio-Ecological Research Infrastructure
Coordinatore italiano: Giorgio Matteucci – CNR-IBE – Coordinatore della Rete LTER-Italia
Contatti ISMAR: Caterina Bergami – Segretariato LTER-Italia
eLTER-RI è una infrastruttura di ricerca paneuropea distribuita, che ha come missione lo studio delle variazioni ecologiche a lungo termine (scala multidecadale) di strutture, processi e funzioni in ecosistemi terrestri, d’acqua dolce e di transizione attraverso un approccio olistico “whole system”, basato sull’integrazione di diverse discipline ambientali, così da permettere la comprensione di ruolo e interazioni tra variabili ecologiche complesse.
L’infrastruttura consiste in:
- 26 network nazionali, 500 siti di ricerca e 50 piattaforme LTSER, che garantiscono una copertura ampia e sistematica dei principali ecosistemi europei, integrando anche la componente socio-ecologica;
- 1 service portfolio che comprende i servizi centralizzati (es: l’accesso sia virtuale che transnazionale ai siti). Tra i servizi tematici che si stanno sviluppando ci sono: Quality Assurance for Data (QAD), Modelling and Analysis Tools (MAT), Design, Interoperability and Synthesis (DIS) e Technical Innovation and Development (TID).
Attualmente eLTER-RI è nella sua fase di preparazione ed è finanziata attraverso i due progetti H2020 eLTER PPP e eLTER PLUS.
La partecipazione italiana in eLTER-RI è coordinata dal CNR e coinvolge numerose istituzioni italiane tra Università, enti di ricerca ed enti territoriali. Il network nazionale LTER-Italia, coordinato dal CNR, è costituito da 79 siti di ricerca distribuiti su tutto il territorio nazionale e rappresentativi delle principali tipologie di ecosistemi del nostro Paese.
CNR-ISMAR coordina tre dei siti italiani coinvolti nella RI (Laguna di Venezia, Golfo di Venezia e Delta del Po e Costa Romagnola) e il Macrosito Alto Adriatico, è rappresentato all’interno del Comitato di Coordinamento e del Segretariato di LTER-Italia e partecipa al progetto H2020 eLTER PLUS.
JERICO-RI
Joint pan-European Research Infrastructure for Coastal Observations
Rappresentante italiano:
- Marcello G. Magaldi – CNR-ISMAR – Responsabile CNR per il progetto JERICO-DS
Contatti ISMAR:
- Carlo Mantovani: Responsabile CNR per il progetto JERICO-S3
- Carolina Cantoni: Responsabile CNR per i rapporti con le altre RI
- Laura Barbieri: Responsabile CNR del coordinamento amministrativo e finanziario
JERICO-RI è un’infrastruttura di ricerca marina distribuita con due obiettivi principali:
- consolidare una comunità internazionale estesa, composta da scienziati di diverse discipline, con l’obiettivo comune di creare un sistema integrato di piattaforme di osservazione dedicate all’osservazione degli ambienti costieri;
- monitorare gli ambienti marini costieri per comprendere la loro evoluzione in risposta ai cambiamenti climatici e agli impatti antropici diretti.
JERICO-RI è attualmente finanziato da due progetti Horizon attivi: JERICO-S3, che fornisce accessi alle piattaforme marine e ai loro dati a livello transnazionale, e JERICO-DS, che progetta la fase di design ESFRI. Al momento, JERICO-RI include 17 Paesi e quasi 40 partner partecipano ai progetti JERICO-S3 e JERICO-DS, con il coinvolgimento di più di 670 piattaforme di osservazione marine. La partecipazione italiana a JERICO-RI è coordinata dal CNR e coinvolge l’OGS. Il CNR e l’OGS contribuiscono principalmente all’infrastruttura di ricerca con le proprie reti radar HF e piattaforme fisse in ambienti costieri. A livello nazionale, JERICO attualmente fornisce l’accesso a 15 siti di osservazione di cui:
- 3 ormeggi oceanografici;
- 2 boe multiparametriche;
- 3 ondametri;
- 7 sistemi radar costieri ad alta frequenza.
EuroFleets
An alliance of European marine research infrastructure to meet the evolving needs of the research and industrial communities
Rappresentante italiano:
- Anna Vetrano – CNR-ISMAR – Responsabile CNR per il progetto Eurofleets+
Contatti ISMAR:
- Katrin Schroeder
- Laura Barbieri: Responsabile CNR del coordinamento amministrativo e finanziario
Lo scopo di EUROFLEETS+ è quello di agevolare un accesso aperto e senza costi a una flotta di navi da ricerca integrata ed avanzata. E’ progettato per venire incontro alle sfide delle necessità in continua evoluzione della comunità di utilizzatori. Ricercatori europei e internazionali saranno messi nelle condizioni di fare domanda a molteplici programmi di accessi, tramite un unico sistema centralizzato. EUROFLEETS+ renderà possibile accedere ad una flotta di 27 navi da ricerca di ultima generazione dei partner europei e internazionali. Tramite chiamate competitive, i ricercatori saranno in grado di condurre ricerche nell’intero Nord-Atlantico, il Mediterraneo, il Mar Nero, il Mare del Nord, il Mar Baltico, l’Oceano Pacifico Meridionale e il Mare di Ross. In aggiunta al tempo nave, i ricercatori avranno anche accesso a AUV e ROV. Un sistema rilocabile di telepresenza renderà inoltre possibile l’accesso remoto alle infrastrutture navali, sia da parte dei ricercatori che da parte di altri tipi di utenti, incluso il pubblico. EUROFLEETS+ effettuerà ricerche congiunte, in aree altamente rilevanti, incluso l’esplorazione degli oceani profondi, il data management e in futuro l’accesso virtuale. Per massimizzare il suo impatto EUROFLEETS+ implementerà diverse attività di training ed educativi, nonché azioni di disseminazione e comunicazione ad ampio raggio. L’accesso a nuovi dati e informazioni per scienziati provenienti da diverse discipline sarà garantito attraverso la strategia open science. Sistemi IT avanzati, un sito web multifunzionale, e una gestione manageriale robust renderà possibile una integrazione di servizi e accessi facilitati per diversi gruppi di utenti.
ISMAR al momento è coinvolto in queste attività sotto molteplici aspetti:
- Ha ricevuto accesso alla nave oceanografica RV Belgica, sulla quale ha condotto la campagna oceanografica TAlPro2022 (maggio 2022), per ripetere la componente Tirrenica-Algero Provenzale del programma Med-SHIP;
- Sta partecipandeo all’organizzazione della Floating University sulla RV Dallaporta (settembre 2022);
- É l’operatore di un glider che è incluso nelle chiamate di accesso trans-nazionale.
ICOS-ERIC
Integrated Carbon Observation System – European Research Infrastructure Consortium
Coordinatore italiano: Carlo Calfapietra- CNR-IRET- Coordinatore della Rete ICOS-Italia
Contatti ISMAR:
- Anna Luchetta – CNR-ISMAR- responsabile scientifico nell’“Accordo per attività di ricerca nell’ambito JRU ICOS-IT” – referente sito marino PALOMA in Golfo di Trieste
- Carolina Cantoni – CNR ISMAR – Vice-Chair della Monitornig Station Assembly delle stazioni marine (Ocean-MSA)
ICOS ERIC è un’infrastruttura di ricerca europea dedicata a produrre dati accurati, standardizzati e di qualità elevata per la comprensione e la quantificazione di emissioni ed assorbimenti di gas a effetto serra. È in grado di fornire in tempo reale dati accessibili, alla Scienza e alla Società, utili per contrastare o mitigare l’emergenza climatica. I dati sono raccolti in situ in continuo con sensori e con campionamenti discreti, seguendo protocolli internazionali. La rete osservativa è suddivisa nelle tre componenti atmosferica, terrestre e marina. È formata da network nazionali di stazioni distribuiti in diversi paesi europei.
Attualmente ICOS è nello stato di Landmark ESFRI e consiste di:
- 14 network nazionali, oltre 150 siti osservativi, centinaia di scienziati;
- 1 service portfolio che comprende servizi centralizzati (es. Carbon Portal, Central Calibration Laboratories) e servizi tematici (i tre centri tematici atmosfera, ecosistemi, mare che forniscono assistenza tecnica e scientifica ai siti).
Il network italiano è coordinato dal CNR tramite la Joint Research Unit ICOS Italia nata dalla collaborazione di 15 enti italiani, tra Università, istituti di ricerca (ENEA, OGS, CREA, CMCC, RSE) ed altri enti (ARPA, FEM). La rete osservativa è costituita da 18 siti di ricerca distribuiti, di cui 10 ecosistemici, 5 marini e 3 atmosferici.
CNR-ISMAR partecipa con la stazione PALOMA, unico sito marino certificato di classe 1, dal 2018.
ICOS Italia è finanziata da progetti nazionali (Pro-ICOS_MED e CIR01_00019 – PRO-ICOS_MED “Potenziamento della Rete di Osservazione ICOS-Italia nel Mediterraneo – Rafforzamento del capitale umano) ed anche attraverso JRU ICOS Italia con fondi del MIUR.
DiSSCo
DiSSCo- Distributed System of Scientific Collections
Coordinatore Italiano (Nodo Nazionale):
- Museo di Storia Naturale, Università degli Studi di Firenze (Lorenzo Cecchi e Gianna Innocenti)
Rappresentante per il CNR:
- Francesca Maggiore
Contatti ISMAR:
- Francesca Maggiore
- Lucilla Capotondi
- Luciana Ferraro
DiSSCo è una infrastruttura di ricerca europea il cui focus è la condivisione dei dati afferenti alle collezioni di scienze naturali presenti nelle varie istituzioni europee, attraverso la loro digitalizzazione. Lo scopo finale è la creazione di un portale unico per l’accesso alle risorse digitali, nonché ottimizzare la cura e le pratiche di gestione volte ad assicurare che tutti i dati siano disponibili secondo i principi FAIR (Findability, Accessibility, Interoperability, Reusability). DiSSCo rappresenta il più grande accordo formale tra musei di storia naturale, giardini botanici, università, istituzioni di ricerca sulla biodiversità che conservano e curano collezioni; vi partecipano attualmente 21 nazioni europee e 130 istituzioni.
Attualmente, DiSSCo è nella fase preparatoria e per la sua costruzione le istituzioni partner hanno sviluppato progetti mirati: ICEDIG (2018-2020), SYNTHESYS+ (2019-2021), DiSSCo Prepare (2020-2022). MOBILISE (2018-2023) ENVRI-FAIR (2019-2023).
L’Italia ha costituito il consorzio italiano per la partecipazione alla RI DiSSCo di cui il Museo di Storia naturale dell’Università di Firenze è il contact point nazionale; il CNR è capofila nel PNIR con ISMAR come istituto di riferimento e Istituti dei dipartimenti DSSTTA e DISBA distribuiti sul territorio nazionale.
I ricercatori ISMAR mettono a disposizione di DiSSCo le collezioni e le competenze nell’ambito delle scienze naturali marine, tra cui botanica (Armeli Minicante S), zoologia (Camatti E, Guarneri I, Maggiore F, Sigovini M, Tagliapietra D), paleontologia (Angeletti L, Asioli A, Capotondi L, Ferraro L) e informatica (Conese I, Giordano L, Grande V).
EMBRC-ERIC
EMBRC – European Marine Biological Resource Centre
Coordinatore Italiano:
- Marco Borra – SZN, Stazione Zoologica A. Dohrn, Napoli, Coordinatore Nazionale EMBRC, Rappresentanti CNR nella JRU-IT, Diego Fontaneto CNR -IRSA, Luisa Patrolecco CNR -ISP
Contatti ISMAR:
- Lucia Bongiorni – CNR-ISMAR, Referente ISMAR per EMBRC, e Liaison Officer ISMAR-Venezia per ASSEMBLE Plus
- Mauro Bastianini – CNR-ISMAR, Referente sito Piattaforma Acqua Alta per la rete Ocean Sampling Day ed EMO BON
EMBRC è una infrastruttura di ricerca europea dedicata all’applicazione di approcci interdisciplinari e di sviluppo tecnologico alla biologia ed ecologia marina. L’infrastruttura, costituita da una rete di stazioni di biologia marina e di istituti di ricerca sparsi nell’intera area europea, intende offrire ai ricercatori provenienti sia dal mondo accademico che da quello dell’industria privata la possibilità di studiare gli organismi marini e i loro ecosistemi, accedere alle banche di organismi e alle strutture per studiarli, comprese le strutture sperimentali e le piattaforme tecnologiche. La JRU italiana, coordinata dalla Stazione Zoologica di Napoli (SZN), vede la partecipazione di istituti del CNR (IAS, IRBIM, IRSA, ISMAR e ISP). All’interno della JRU-IT, ISMAR contribuisce in maniera sostanziale nel mettere a disposizione i propri servizi di accesso agli ecosistemi e alle analisi. In particolare la sede ISMAR di Venezia costituisce uno dei trentadue siti di accesso trasnazionale del progetto H2020 ASSEMBLE Plus, coordina uno dei due siti italiani (piattaforma Acqua Alta) facente parte del network EMO BON – European Marine Omics Biodiversity Observation Network, e contribuisce all’iniziativa Ocean Sampling Day. Infine ISMAR partecipa alla call per il potenziamento della RI-EMBRC nell’ambito di “health and food” del PNRR.
Euro-Argo ERIC
Euro-Argo – The European contribution to the Argo programme
Coordinatore Italiano:
- Elena Mauri – Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), Trieste
Contatti ISMAR:
- Emanuele Organelli – Referente per CNR-ISMAR (progetto ITINERIS)
Euro-Argo ERIC è un’infrastruttura di ricerca europea con l’obiettivo di coordinare, contribuire e rafforzare il contributo Europeo al programma internazionale Argo. Il programma Argo rappresenta una componente principale del Global Ocean Observing System (GOOS) e del Global Climate Observing System (GCOS) ed è costituito da una flotta di circa 4000 veicoli robotici autonomi che osservano l’oceano, ogni 10 giorni tra 0 e 2000 m di profondità, per comprendere il ruolo degli oceani nel clima terrestre, la loro salute e come tutto questo cambierà in futuro. Iniziato nel 1999 per acquisire misure di temperatura e salinità, dal 2016 il programma Argo ha esteso i suoi obiettivi all’osservazione e alla comprensione della biogeochimica e delle risorse biologiche (programma BioGeoChemical-Argo), all’osservazione degli oceani fino a 6000 m (programma Deep Argo) e alle zone polari. Tutti insieme formano il programma OneArgo. Tutti i profili verticali delle variabili idrologiche e biogeochimiche acquisite da ciascuna boa Argo sono gratuitamente disponibili alla comunità con controllo qualità in Real-Time (<24 h).
Attualmente Euro-Argo è nello stato di Landmark ESFRI e ne fanno parte 13 Paesi. Euro-Argo ha l’obiettivo di (i) garantire l’osservazione dei mari Europei, (ii) mettere in opera le componenti osservative di Argo legate allo studio dei processi biogeochimici, dei mari profondi e dei mari polari, (iii) coordinare e fornire accesso a dati di elevata qualità.
CNR-ISMAR partecipa al network italiano (coordinato da OGS) dal 2022: (i) contribuendo al sostentamento della flotta di boe robotiche BioGeoChemical-Argo (con focus primario nel Mar Mediterraneo) e alla definizione della strategia di sviluppo del network Europeo; (ii) sviluppando procedure di controllo-qualità sulle misure radiometriche e coordinando un gruppo di lavoro internazionale sulla variabile radiometria; (iii) partecipando ad attività di formazione, disseminazione e divulgazione a scala nazionale e internazionale; (iv) contribuendo all’organizzazione di Euro-Argo Users e Science workshops; (v) partecipando a gruppi di lavoro per lo sviluppo strategico di Argo e Euro-Argo (G7 FSOI e EuroGOOS).