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Esposizioni e Mostre

Durata: 6 Maggio – 5 Luglio 2023

Luogo: Palazzina Canonica (Riva dei Sette Martiri, Venezia)

Antropocene. La Terra a ferro e fuoco. 

L’Uomo, fin dalla sua comparsa, ha intrapreso un processo espansivo attraverso il quale ha messo a “ferro e fuoco” la Terra. All’origine di questo atteggiamento c’è l’illusorio credere in una crescita illimitata in un Pianeta dalle risorse finite.

Il termine Antropocene è stato coniato per indicare l’epoca attuale in cui l’Uomo è divenuto il principale agente di trasformazione del nostro pianeta. Utilizzato inizialmente in modo provocatorio, il termine si è rapidamente diffuso tra gli scienziati.

La mostra, i cui principali contenuti hanno anche ispirato creazioni artistiche da parte degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, si conclude in una stanza di riflessione sulla speranza: è possibile ancora “cambiare rotta”? A quali condizioni può salvarsi la nostra società globale? Quali comportamenti di produzione e consumo possono essere scardinati?

Durata: 31 Maggio – 4 Giugno 2023

Luogo: Arsenale di Venezia

Il Progetto Enduruns espone al Salone Nautico di Venezia

Nell’ambito del progetto ENDURUNS è stato studiato e sviluppato un sistema di veicoli autonomi per il monitoraggio dei fondali marini per missioni di lunga durata. Il sistema è composto da un veicolo autonomo di superficie accoppiato con un veicolo autonomo di profondità. Entrambi i veicoli sono alimentati con batterie a ioni di litio combinate con fuel cell a idrogeno. 

Durata: 18 Giugno 2019 – 31 Marzo 2020

Luogo: Sede del CNR-ISMAR (Arsenale Castello, 2737/F, Venezia)

Acquae. Il futuro è nell’oceano

Oggi il mare e i suoi fondali costituiscono un campo d’indagine di grande rilevanza scientifica, non solo per il presente. In futuro, il ruolo dell’oceano diventerà sempre più determinante per le condizioni di crescita e sviluppo dell’umanità.

La mostra “Acquae – il futuro è nell’oceano” descrive le principali caratteristiche dell’ambiente marino, con particolare attenzione all’utilizzo e alla conservazione delle sue risorse per uno sviluppo sostenibile

Durata: 11 Maggio – 24 Novembre 2019

Luogo: Istituto di Scienze Marine (Riva dei Sette Martiri, Venezia)

Post Hoc. L’installazione di Dane Mitchell

Il lavoro dell’artista si fonda su 260 liste di fenomeni che non esistono più. A partire dalla sede del Pavillon della Nuova Zelanda all’interno della Palazzina Canonica, l’installazione ha trasmesso in modo continuato, attraverso sette torri per cellulari a forma di albero, la lista di cose estinte, scomparse o obsolete. 

I visitatori hanno potuto ascoltare, per 176 giorni 8 ore al giorno, gli elementi scomparsi come buchi neri, inni nazionali e perfino specie estinte. I luoghi prescelti sono stati l’Università IUAV di Venezia, l’Ospedale Civile di Venezia, Sant’Elena e i Giardini interni dell’Arsenale nord.  

Durata: 23 Maggio – 30 Settembre 2018

Luogo: Istituto di Scienze Marine (Riva dei Sette Martiri, Venezia)

Prospecting Ocean. L’opera di Armin Linke

In coincidenza con il lancio della sedicesima Biennale di Architettura a Venezia TBA21-Academy in collaborazione con il CNR-ISMAR ha presentato un’esibizione investigativa del filmmaker e fotografo Armin Linke.

L’esposizione evidenzia il conflitto tra la protezione degli oceani e lo sfruttamento politico ed economico delle risorse naturali. Attraverso riprese inedite, interviste a politici, scienziati ed esperti legali Armin Linke decostruisce l’idea di economia blu proposta dai governi, particolarmente per gli impatti sull’ambiente e sulle comunità dell’estrazione mineraria in acque profonde. 

Durata: 7 Maggio – 24 Settembre 2017

Luogo: Istituto di Scienze Marine (Riva dei Sette Martiri, Venezia)

Leviathan

Il progetto Leviathan dell’artista Shezad Dawood è stato presentato alla 57° Biennale dell’Arte, attraverso un dialogo tra scienza e arte, con la partecipazione del CNR-ISMAR.

La presentazione tenutasi presso la Palazzina Canonica ha inaugurato il lancio di un ciclo diviso in dieci parti creato e diretto dall’artista. Insieme alla presentazione dei primi due episodi sono stati esposti anche una serie di lavori di sculture e materiali tessili.

Il progetto è ambientato in un futuro immaginario dove gli unici abitanti rimasti sono i sopravvissuti ad un evento solare catastrofico. Ognuno dei dieci episodi viene raccontato dal punto di vista di un sopravvissuto in diverse parti del mondo, per riflettere insieme a scienziati e artisti sulla gravità della crisi climatica e le crisi umanitaria e della biosfera che essa comporta.

Durata: 27-29 Ottobre e 10-11 Novembre 2016

Ricordare l’acqua granda del 1966

In occasione del cinquantesimo anniversario dell’evento meteorologico che il 4 Novembre 1966 colpì l’Italia settentrionale, l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha ricordato l’Aqua Granda facendosi promotore di un’iniziativa divulgativa per discutere il contributo della scienza per la difesa di Venezia e del suo territorio.