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Risorse e rischi
marini naturali e antropici

Microplastiche al microscopio prima dell'analisi nel laboratorio del CNR-ISMAR a Lerici (foto G. Sauria)

Gli ambienti ed ecosistemi marini sono esposti all’impatto di numerosi fattori di rischio, di diversa origine, che agiscono a diverse scale spazio-temporali. Ne fanno parte il riscaldamento e l’acidificazione del mare, gli eventi meteomarini estremi, l’inquinamento (sversamento reflui e specie chimiche, plastica e microplastica, marine litter), il traffico marittimo, lo sfruttamento delle risorse biotiche e abiotiche (idrocarburi, geotermia e risorse minerarie dei fondali marini), i fenomeni di eutrofizzazione (ipertrofia, anossie), la presenza di specie invasive. A questi vanno aggiunti i fenomeni geologici, quali i terremoti, le eruzioni vulcaniche, le frane, ed i conseguenti maremoti.

In questo contesto, ISMAR è impegnato in attività di ricerca scientifica, per le quali ha un riconosciuto ruolo di leadership nazionale ed internazionale. L’obiettivo è migliorare la conoscenza dei rischi marini naturali ed antropici e dei processi che li generano, consolidando sinergia multidisciplinari e a multi-scala. In questo modo vengono fornite risposte efficaci in termini di ricerca applicata e di innovazione tecnologica.

L’attività si sviluppa tramite lo studio dei processi geologici, oceanografici e biologici che possono costituire rischi e pericoli per l’ambiente e per l’uomo, sia i rischi che le attività umane possono produrre.

Nello specifico, ISMAR contribuisce allo sviluppo di modelli fisicamente accoppiati atmosfera/mare per l’analisi e previsione dello stato del mare (livello, onde, temperatura, ad esempio) e dei suoi estremi, dal mare aperto alla costa. Per la loro caratterizzazione vengono anche usate misure in sito e da satellite.

ISMAR si occupa di valutare l’utilizzo sostenibile della risorsa geotermica in aree marino-costiere e di caratterizzare sedimenti e suoli per l’accumulo di energia termica nel sottosuolo.

ISMAR supporta inoltre attività di studio e ricerca nel campo dell’esplorazione e coltivazione di idrocarburi e risorse minerarie marine e della sicurezza e sostenibilità ambientale del loro sfruttamento, con l’obiettivo di contribuire all’implementazione di linee guida e best practice per l’attuazione delle normative nazionali ed internazionali. Questi studi si avvalgono della caratterizzazione di pericolosità geologiche quali faglie, frane sottomarine, fuoriuscite di fluidi anche potenzialmente innescate da attività antropiche.

ISMAR si occupa dello studio dei meccanismi di dispersione degli inquinati in ambiente marino e del rischio connesso alla salute  degli ecosistemi e dell’uomo.

Le sfide che ISMAR affronta in questi ambiti sono in linea con gli obbiettivi della Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile, il Good Environmental Status della Comunità Europea e tutte le azioni nazionali volte alla sostenibilità e alla sicurezza ambientale. Per raggiungere questi obbiettivi sono fondamentali approfondimenti su differenti tipi di ambienti, la definizione di una strategia volta alla parametrizzazione del rischio ed alla definizione di strategie di mitigazione che dinamicamente si adattino al cambiamento globale in atto.