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Catene correntometriche

L’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche gestisce le seguenti catene correntometriche nel Mediterraneo collocate nel Canale di Sicilia, Canale di Corsica, di Sardegna, Mar Ionio e Mar Tirreno:

Osservatorio del canale di Sicilia

Canale di Sicilia 1 (C01)

Posizione: 37.380° N, 11.591° E
Codice WMO: 6101021

Stazione subacquea a circa 450 m di profondità gestita da ISMAR, posizionata tra la Sicilia e la Tunisia, fuori dall’ampia piattaforma continentale e in corrispondenza della soglia occidentale del Canale di Sicilia. Effettua il monitoraggio in continuo degli scambi superficiali ed intermedi fra i bacini orientale e occidentale del Mar Mediterraneo.

Attiva dal 1993 e originariamente corredata da correntometri tradizionali, attualmente profila le correnti nell’intera colonna d’acqua con ADCP. In profondità è corredata da sonde CTD di alta precisione per la misura in continuo delle caratteristiche idrologiche delle masse d’acqua. Il sito fa parte del programma CIESM Hydrochanges e partecipa al programma di accesso transnazionale di JERICO/JERICO-NEXT (EU FP7 G.A. n. 262584 e EU H2020 G.A. n. 654410).

Grazie a fondi strutturali derivanti dal programma PAC per le Regioni della Convergenza, la stazione è stata dotata di sensori per misure multiparametriche in prossimità del fondo (temperatura, salinità, ossigeno, torbidità e pCO2). Inoltre è stata avviata la sua trasformazione a mooring induttivo per consentire il trasferimento in tempo reale dei dati acquisiti.

Pubblicazioni:

Astraldi, M., Gasparini, G.P., Sparnocchia, S., Moretti, M. and Sansone, E.: The characteristics of the water masses and the water transport in the Sicily Strait at long time scales. In Dynamics of Mediterranean Straits and Channels, F. Briand (ed.), Bulletin del l’Institut Océanographique, Monaco, no spécial 17, CIESM Science Series no 2, 95-115, 1996.

Gasparini, G.P., Smeed, D.A., Alderson, S., Sparnocchia, S., Vetrano, A. and Mazzola, S.: Tidal and subtidal currents in the Strait of Sicily, J. Geophys. Res., 109, C02011, doi:10.1029/2003JC002011, 2004.

Gasparini, G.P., Schroeder, K. and Sparnocchia, S.: Straits and Channels as key regions of an integrated marine observatory of the Mediterranean: our experience on their long-term monitoring. In Towards an integrated system of Mediterranean marine observatories, F. Briand (Ed.), CIESM Workshop Monographs, No 34, 75-79, 2008.

Schroeder, K. et al.: Long-term monitoring programme of the hydrological variability in the Mediterranean Sea: a first overview of the HYDROCHANGES network. Ocean Sci., 9, 301–324, 2013, doi:10.5194/os-9-301-2013.

Osservatorio del canale di Sicilia

Canale di Sicilia 2 (C02)

Posizione: 37.285° N, 11.5° E
Codice WMO: 6101022

Stazione subacquea a circa 530 m di profondità a cura di ISMAR, posizionata tra la Sicilia e la Tunisia, a circa 20 miglia nautiche ad ovest del sito C01, in corrispondenza della soglia occidentale dello stretto di Sicilia. Effettua il monitoraggio in continuo degli scambi superficiali ed intermedi fra i bacini orientale e occidentale del Mar Mediterraneo. Attiva dal 1993 e originariamente corredata da correntometri tradizionali, attualmente profila le correnti nell’intera colonna d’acqua con ADCP. In profondità è corredata da sonde CTD di alta precisione per la misura in continuo delle caratteristiche idrologiche delle masse d’acqua.

Il sito fa parte del programma CIESM Hydrochanges e partecipa al programma di accesso transnazionale di JERICO/JERICO-NEXT (EU FP7 G.A. N. 262584 e EU H2020 G.A. n. 654410).

Pubblicazioni:

Astraldi, M., Gasparini, G.P., Sparnocchia, S., Moretti, M. and Sansone, E.: The characteristics of the water masses and the water transport in the Sicily Strait at long time scales. In Dynamics of Mediterranean Straits and Channels, F. Briand (ed.), Bulletin del l’Institut Océanographique, Monaco, no spécial 17, CIESM Science Series no 2, 95-115, 1996.

Gasparini, G.P., Smeed, D.A., Alderson, S., Sparnocchia, S., Vetrano, A. and Mazzola, S.: Tidal and subtidal currents in the Strait of Sicily, J. Geophys. Res., 109, C02011, doi:10.1029/2003JC002011, 2004.

Gasparini, G.P., Schroeder, K. and Sparnocchia, S.: Straits and Channels as key regions of an integrated marine observatory of the Mediterranean: our experience on their long-term monitoring. In Towards an integrated system of Mediterranean marine observatories, F. Briand (Ed.), CIESM Workshop Monographs, No 34, 75-79, 2008.

Schroeder, K. et al.: Long-term monitoring programme of the hydrological variability in the Mediterranean Sea: a first overview of the HYDROCHANGES network. Ocean Sci., 9, 301–324, 2013, doi:10.5194/os-9-301-2013.

Canale di Corsica

Posizione: 43.025 N, 9.6833 E
Codice WMO: 6101020

Stazione subacquea a circa 450 m di profondità gestita da ISMAR, posizionata tra l’isola di Capraia e la Corsica, in corrispondenza della soglia del Canale stesso. Misura in continuo le correnti marine e le proprietà termoaline delle masse d’acqua a profondità prestabilite, per il monitoraggio della circolazione superficiale ed intermedia e degli scambi tra i due bacini adiacenti (Mar Tirreno e Mar Ligure).

E’ attiva dal 1985. Il sito fa parte del programma CIESM Hydrochanges e ha partecipato al programma di accesso transnazionale di JERICO (EU FP7 G.A. n. 262584).

Dal 2013 sono state avviate misure di pCO2 alla quota 400 m nell’ambito del progetto PERSEUS (EU FP7 G.A. n. 287600) e nello stesso anno, con fondi nazionali dei progetti RITMARE e SSD Pesca, la catena correntometrica è stata equipaggiata con un Sistema di Boa Profilante per la trasmissione in tempo reale dei dati (frequenza giornaliera). I dati osservati sono trasmessi tramite antenna Iridium via SBD (short burst data).

Il Profiling Buoy System è composto di due unità principali: il verricello e la boa profilante, la quale è equipaggiata con sonda multiparametrica (temperatura, salinità, ossigeno e clorofilla), Iridium, sistema di comunicazione acustica e data logger. Il sistema lavora secondo una tabella temporale programmata nella memoria interna e può essere acusticamente controllato da nave tramite Deck Unit, inoltre la tabella di campionamento può essere modificata tramite comunicazione satellitare via mail.

Pubblicazioni:

Astraldi, M. and Manzella, G. M. R.: Some observations on current measurements on the Eastern Ligurian Shelf, Mediterranean Sea, Cont. Shelf Res., 2, 183–193, 1983.

Astraldi, M., Gasparini, G. P., Manzella, G. M. R. and Hopkins, T.: Temporal variability of currents in the eastern Ligurian Sea, J. Geophys. Res., 95(C2), 1515–1522, 1990.

Astraldi, M. and Gasparini, G.P.: The seasonal characteristics of the circulation in the north Mediterranean basin and their relationship with the atmospheric-climatic conditions, J. Geophys. Res., 97 (C6), 9531-9540, 1992.

Astraldi, M., Gasparini, G.P. and Sparnocchia, S.: The Seasonal and Interannual Variability in the Ligurian-Povencal Basin. In Seasonal and Interannual Variability of the Western Mediterranean Sea, P.E. La Violette (Ed.), Coastal and Estuarine Studies vol. 46, AGU, 93-113, 1994.

EURO MODEL Group: Progress from 1989 to 1992 in understanding the circulation of the Western Mediterranean sea. Oceanologica Acta, 18(2), 255-271, 1995.

Vignudelli, S., Gasparini, GP., Astraldi, M. and Schiano, M.E.: A possible influence of the North Atlantic Oscillation on the circulation of the Western Mediterranean Sea, Geophys. Res. Letters, 26(5), 623-626,1999.

Vignudelli, S., Cipollini, P., Astraldi, M., Gasparini, G.P. and Manzella, G.: Integrated use of altimeter and in situ data for understanding the water exchanges between the Tyrrhenian and Ligurian Seas, J. Geophys. Res., 105(C8), 19649–19663, 2000.

Gasparini, G.P., Schroeder, K. and Sparnocchia, S.: Straits and Channels as key regions of an integrated marine observatory of the Mediterranean: our experience on their long-term monitoring. In Towards an integrated system of Mediterranean marine observatories, F. Briand (Ed.), CIESM Workshop Monographs, No 34, 75-79, 2008.

Schroeder, K. et al.: Long-term monitoring programme of the hydrological variability in the Mediterranean Sea: a first overview of the HYDROCHANGES network. Ocean Sci., 9, 301–324, 2013, doi:10.5194/os-9-301-2013.

Aracri, S., Borghini, M., Canesso, D., Chiggiato, J., Durante, S., Schroeder, K., Sparnocchia, S., Vetrano, A., Honda, T., Kitawaza, Y., Kawahara, H. and Nakamura, T.: Trials of an autonomous profiling buoy system, J. Oper. Oceanogr., Journal of Operational Oceanography, 9:sup1, 176-184, 2016.

 

EMSO SN1

Posizione: 37.5400433 N, 15.397313333 E
Codice WMO: 6202000

Mooring cogestito con INGV e posizionato in corrispondenza del nodo SN1 dell’infrastruttura di ricerca EMSO (European Multidisciplinary Seafloor Observatory), 25 km al largo di Catania. Integra l’infrastruttura EMSO SN1 effettuando il monitoraggio nella colonna d’acqua.

Mooring induttivo a circa 2010 m di profondità, posizionato in corrispondenza del nodo SN1 dell’infrastruttura di ricerca EMSO (European Multidisciplinary Seafloor Observatory), 25 km al largo di Catania, nella Sicilia sud-orientale. Integra l’infrastruttura EMSO SN1 effettuando il monitoraggio in continuo di temperatura, salinità, ossigeno disciolto e torbidità a 4 livelli di profondità (ca 380, 890, 1390 e 1890 m), e di pressione parziale del CO2 e pressione sul fondo a 1990 m. E’ inoltre corredato con correntometri acustici che restituiscono profili di corrente tra 0-380 m, 790-890 m e 1290-1390 m. I dati raccolti dagli strumenti vengono convogliati ad un sistema di controllo e data logger (CommTech LISC) installato alla base del mooring.
Il mooring è stato posizionato a 37°32.4026’ N, 15°23.8388’ E, il 18 Marzo 2015. Al momento sta operando in modalità registrazione senza trasmissione. Prossimamente sarà messo in comunicazione acustica con la junction box di SN1 e da questa i dati saranno accessibili in tempo reale, via fibre ottiche.

Un sistema profilante per misurare le proprietà della colonna d’acqua da 150 m (circa) di profondità alla superficie è stato installato in testa al mooring il 16 marzo 2016. Il sistema è composto di due unità principali: il verricello e la boa profilante, la quale è equipaggiata con sonda multi-parametrica (temperatura, salinità, ossigeno, torbidità e fluorescenza), sistema di comunicazione acustica, data logger e antenna Iridium per la trasmissione dei dati. Il sistema è stato programmato per effettuare una risalita ogni due giorni.

L’infrastruttura è stata sviluppata con fondi del programma PAC “Piano di Azione e Coesione per le Regioni della Convergenza, Progetto PAC01_00044 – EMSO-MedIT, finanziato a valere sulla Linea d’Intervento “Ricerca e Innovazione” – Azione “Potenziamento Strutturale” – Avviso MIUR D.D. n. 274 del 15/02/2013.

Pubblicazioni:

S. Sparnocchia, M. Borghini, S. Durante, V. Meccia, A. Giordano and G. Biasini, “From the seafloor to the sea surface: A technical solution for the cabled EMSO-SN1 observatory in the Western Ionian Sea,” OCEANS 2015 – Genova, Genova, Italy, 2015, pp. 1-5, doi: 10.1109/OCEANS-Genova.2015.7271527.

Canale di Sardegna

Posizione: 38.3341 N, 9.33265 E

Canyon Levante

Posizione: 44.0907167 N, 9.498333333 E

Mooring installato a settembre 2019 su un fondale di 600 m al largo dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre.

La stazione è allestita con alcuni strumenti per il monitoraggio di parametri fisici marini fondamentali, come i correntometri, con sensori per la misura di temperatura e salinità a tre diverse profondità lungo la colonna d’acqua, nonché con trappole per il campionamento dei sedimenti.

Da Ottobre 2022 il sito è equipaggiato con dotazioni strumentali progettate per lo studio della degradazione di materiale plastico in ambiente profondo.