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Cartografia

Mappa delle velocità dei movimenti regionali del suolo (subsidenza e sollevamento) per il periodo 1992-2002

La mappa, realizzata per la prima volta alla scala dell’intera pianura costiera veneta, ha evidenziato una inaspettata variabilità spaziale dei movimenti del suolo sia a scala regionale che locale, con valori annui di alcuni millimetri di sollevamento a qualche centimetro di abbassamento. La mappa del processo a scala regionale è stata ottenuta con il metodo del monitoraggio integrato della subsidenza (SIMS) che unisce i vantaggi delle misure interferometriche SAR ad altissima risoluzione a quelle di alta precisione delle livellazioni tradizionali e le misure GPS differenziale ed in continuo.

Il processo di contaminazione salina nelle aree costiere

Esempio della costa veneziana.

Nelle immagini a destra:

  1. Mappa della profondità dell’interfaccia acqua dolce-salata. Le aree ricadenti nella prima classe (0-5) metri sono ad alto rischio di desertificazione del suolo in quanto la contaminazione salina interessa direttamente i terreni coltivati.
  2. Profondità della base della contaminazione salina.
  3. Sezione verticale di resistività elettriche ottenuta con rilevo elettromagnetico da elicottero (SkyTEM) che mostra il cuneo salino intrudersi negli acquiferi costieri.

La contaminazione salina si estende fino a 20 km dalla costa ed è favorita dalla presenza di strutture geomorfologiche sepolte (ad es. paleocanali), dalla soggiacenza del piano campagna rispetto al livello medio mare di anche 4 m, e dalla risalita della marea lungo le foci dei fiumi.

Progetto CARG (Cartografia geologica)

ISMAR opera da molto tempo nel campo della cartografia geologica marina e della cartografia tematica legata alla definizione delle caratteristiche dei fondali nell’area mediterranea e dei rischi ambientali in aree marine.

Il gruppo di lavoro che si occupa di cartografia geologica ha realizzato i Fogli della CARTA GEOLOGICA DEI MARI ITALIANI, a scala 1:250.000, per ISPRA – Servizio Geologico d’Italia.

I Fogli coprono il bacino adriatico e sono, da nord verso sud, Venezia NL-33-7, Ravenna NL 33-10, Ancona NK33-1/2, Pescara NK33-5, Vieste NK 33-6 e Bari NK 33-8/9.

I Fogli sono composti da una Nota Illustrativa e da due carte: la carta superficiale e la carta del sottofondo marino.

Carta Superficiale

La carta superficiale offre una rappresentazione sintetica della distribuzione dei depositi superficiali nella piattaforma italiana del bacino adriatico e descrive i depositi tardo-quaternari suddivisi, in base alle fasi principali dell’ultimo ciclo glacio-eustatico, in:

  • Sistemi di stazionamento alto – HST (ultimi ca. 5.000 anni);
  • Sistemi trasgressivi – TST (intervallo 18.000-5.000 anni);
  • Sistemi di stazionamento basso – LST (intervallo 25.000-18.000 anni);
  • Sistemi di caduta del livello del mare – FST (intervallo 125.000-25.000 anni).

In alcuni casi i sistemi di caduta e di stazionamento basso del livello del mare non sono separabili.

Le unità stratigrafiche rappresentate CARTA GEOLOGICA DEI MARI ITALIANI, a scala 1:250.000, sono unità informali che rientrano nella categoria delle unità allostratigrafiche e più precisamente delle UBSU (Unconformity Bounded Stratigraphic Units, sensu North American Commission on Stratigraphic Nomenclature, 1983), ovvero corpi rocciosi tridimensionali definiti in base alle superfici di discontinuità e linee tempo che li delimitano.

Oltre ai prodotti cartografici specifici, tutti i dati utilizzati confluiscono in un WEBGIS che contiene anche le carte di sintesi della distribuzione degli spessori dei vari tipi di depositi.

Nella carta, in basso, sono rappresentati il sistema di stazionamento alto (HST), la batimetria (contour di 1m) relativa a tutta la piattaforma adriatica e le stazioni di campionamento.

L’utilità scientifica e pratica di questo tipo di rappresentazione appare evidente:

  • Sul piano scientifico la rappresentazione sintetica e a scala di bacino permette, per la prima volta, di calcolare i volumi delle varie unità stratigrafiche per valutare variazioni nei budget sedimentari legate a fattori tettonici, climatici e, più recentemente, al crescente impatto delle attività umane sui suoli, sui fiumi e nelle aree deltizie e costiere;
  • Sul piano applicativo le carte permettono di indirizzare ricerche sulle risorse (biologiche e di materiali per il ripascimento costiero) e di definire i fondali adatti alla posa di opere in condizioni di sicurezza e di caratterizzarli in funzione dei diversi ecosistemi.

Carta del Sottofondo

La carta del sottofondo offre una rappresentazione sintetica delle caratteristiche strutturali e stratigrafiche del sottofondo marino nelle acque italiane del bacino adriatico; in essa vengono descritte la carta strutturale della superficie che marca la base della successione pliocenico-quaternaria e le strutture tettoniche che interessano tale superficie.

Le carte contengono, inoltre, alcune sezioni geologiche e gli schemi stratigrafici che illustrano l’evoluzione geologica di lungo periodo e l’attuale assetto strutturale. Qualora presente, è illustrata l’attività sismica e le sue relazioni con le strutture tettoniche.

Questo prodotto cartografico ha ricadute di interesse sia scientifico che applicativo. La scala di rappresentazione consente di pianificare ulteriori ricerche con finalità geologiche più approfondite, di effettuare correlazioni con la geologia di terreno delle adiacenti regioni costiere e di focalizzare studi specifici volti alla caratterizzazione sismotettonica delle aree marine.

Il bagaglio di dati e conoscenze acquisito per la Carta a scala 1:250.000, è stato, in seguito, finalizzato alla realizzazione delle porzioni marine di alcuni fogli costieri, a scala 1:50.000, nell’ambito del Progetto CARG di ISPRA – Servizio Geologico d’Italia, e alla ricerca di sabbie per il ripascimento di aree costiere soggette ad erosione nelle Regioni Marche, Emilia Romagna e Veneto.

In particolare ISMAR ha realizzato, in collaborazione con gli Enti Regionali ed altri Istituti del CNR, la cartografia delle aree marine dei Fogli della CARTA GEOLOGICA D’ITALIA delle Regioni:

  • Veneto (Fogli 107 Portogruaro, 128 Venezia, 148-149 Chioggia-Malamocco);
  • Emilia-Romagna (Fogli 205 Comacchio, 223 Ravenna, 240-241 Forlì-Cervia, 256 Rimini);
  • Marche (Fogli 268 Pesaro, 269 Fano, 281 Senigallia, 282 Ancona, 293 Osimo, 304 Civitanova Marche);
  • Abruzzo (Fogli 339 Teramo, 351 Pescara, 372 Vasto).

ISMAR ha anche realizzato la porzione lagunare e terrestre dei due fogli costieri per la Regione del Veneto 128 Venezia, 148-149 Chioggia-Malamocco.

Due strumenti utili alla visione e navigazione on line della Carta Geologica d’Italia sono sul portale del Servizio Geologico d’Italia realizzato da ISPRA

Carta Geologica d’Italia a scala 1:50.000, con relative Note Illustrative, consultabile e acquistabile se già stampata.

Carta Geologica dei Mari Italiani alla scala 1:250.000 i cui fogli sono visibili e navigabili con l’utile strumento del siito ISPRA.

Nella figura a destra:
“Cartografia geologica e geotematica alla scala 1:50.000″
Foglio 148-149 “Chioggia-Malamocco”
Realizzazione ISMAR

Naviga on line sul foglio 148-149

Nela figura a destra:
“Cartografia geologica e geotematica alla scala 1:50.000″
Foglio 128 “Venezia”
Realizzazione ISMAR

Naviga on line sul foglio 128